Gela. Ulteriori due anni di reclusione per il cittadino romeno Bobi Gruia, accusato di violenze ai danni dell’ex compagna. La decisione è stata emessa, questa mattina, dal collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore (a latere Eva Nicastro e Martina Scuderoni). Le contestazioni mosse nei suoi confronti erano pesanti, compresa una presunta violenza sessuale. L’ex che lo denunciò raccontò di violenze e rapporti sessuali imposti, contro la sua volontà. Su quest’ultima ipotesi, nonostante la richiesta di condanna avanzata dalla procura, è però arrivata l’assoluzione. Per gli investigatori, l’imputato avrebbe più volte minacciato l’ex compagna, soprattutto quando lei decise di rompere ogni rapporto. La donna si è costituita parte civile, con l’avvocato Rocco Cutini, che ha insistito per la condanna di Gruia. L’imputato è attualmente detenuto, sempre per fatti relativi a violenze ai danni della ex. Il collegio aveva disposto la riunione di due procedimenti e la difesa, sostenuta dall’avvocato Angelo Cafà, ha comunque chiesto la continuazione con precedenti condanne, incassate dal cittadino romeno, che con la compagna viveva in un’abitazione a San Giacomo.
Le violenze si verificarono, da quanto emerso, nonostante la presenza del figlio della donna, ancora minorenne. Il difensore, nelle conclusioni, ha rimarcato l’esigenza di valutare con attenzione le dichiarazioni rese dalla vittima, che non sempre avrebbero trovato riscontri, nei fatti poi ricostruiti dagli inquirenti. L’imputato, sentito in aula, ha respinto le accuse.