Comiso. Lavoratori, sindacati, associazioni, partiti e tanti pezzi del movimento per la pace, nel primo pomeriggio di oggi si sono dati appuntamento a Comiso. Un vasto corteo si è mosso, ripercorrendo il tragitto di chi, quarant’anni fa, si oppose ai missili e manifestò per il disarmo nucleare. Una marcia che chiaramente è un’invocazione per fermare l’attacco russo all’Ucraina, che sta mietendo vittime. Tanti lavoratori e sindacalisti locali hanno raggiunto Comiso. Numerosa la delegazione della Cgil. In prima fila, anche il componente della segreteria regionale Ignazio Giudice e il segretario siciliano Alfio Mannino. Hanno aderito le segreterie delle diverse sigle, dai metalmeccanici e fino ai servizi. Anche gli studenti hanno partecipato. Tutti compatti nel dire no alla guerra e all’aggressione in atto in Ucraina.
Un messaggio di pace che parte dalla vicina Comiso, che quarant’anni fa divenne culla di una protesta contro la militarizzazione e per impedire che gli interessi della mafia potessero prevalere. Il ricordo di Pio La Torre, del resto, è ancora vivo, anche nel corteo organizzato da decine di sigle regionali e non solo.
