Gela. Il campo progressista, che dem e grillini hanno iniziato a costruire in città già dallo scorso anno, non elide la strada del “fronte comune”, per il rilancio economico del territorio locale. Ne è convinto il consigliere comunale del Pd Gaetano Orlando, che indirettamente risponde ai dubbi ieri sollevati dall’esponente grillina Virginia Farruggia, piuttosto perplessa sul dialogo che il Pd locale ha riavviato con il sindaco Lucio Greco. Orlando ribadisce che il Pd non è a caccia di un posto in giunta né ha intenzione di fare da spalla politica all’amministrazione comunale. Il dialogo per un “fronte comune” è stato proposto su temi che toccano il tessuto economico locale, dal rilancio industriale a quello del comparto agricolo. “Premettiamo che restiamo convinti della costruzione di un’alleanza politica che riunisca il campo progressista, in uno sforzo che ci vede impegnati in molte realtà e a tutti i livelli. Continuiamo con coerenza e chiarezza a tenere una linea politica anche in città, dove da tempo si registra una crisi profonda che si risolve solo con l’impegno di tutti in un percorso politico trasparente che ci sembra molto simile a quella del Movimento cinquestelle – dice Orlando – per noi, la città ha la priorità, non possiamo stare sulle barricate su temi che rischiano di compromettere il futuro di un’intera comunità. Abbiamo sempre detto che non siamo alla ricerca di nulla, se non di opportunità per i gelesi, anche perché la strada degli incontri istituzionali con l’amministrazione è stata sempre condivisa e anche in questi giorni il nostro appello è stato lanciato a tutti, compreso il Movimento cinquestelle che più volte è stato come noi a fianco di questa amministrazione e su temi di carattere nazionale”. I dem non sembrano intenzionati a forzare la mano, rompendo il rapporto politico con i grillini, che si è già consolidato in altri Comuni della provincia, sfruttando la scia nazionale. Sugli obiettivi per gli strumenti di finanziamento, secondo i dem, “tutti devono fare la loro parte”, rimanendo alternativi al centrodestra. Il caso Timpazzo che si è riaperto, con l’eliminazione dal decreto Aia del limite massimo di conferimenti, per il Pd locale è un altro tassello che dovrebbe contribuire a mettere insieme le forze che non si riconoscono in scelte di questo tipo. “Noi riteniamo prioritario che si dia immediata risposta alle istanze che provengono dagli agricoltori e dagli imprenditori onesti. Lo sviluppo del Cis, una una nuova gestione dei rifiuti e una risposta netta alla questione morale che investe la città, sono temi che interessano tutti, ma soprattutto i cittadini e per fare questo – continua Orlando – è indispensabile che ognuno faccia la propria parte. Oggi, abbiamo la necessità di creare un fronte comune, la sfide sono complicate e dobbiamo avere la consapevolezza reciproca di remare sempre nella stessa direzione e farlo con coerenza. Abbiamo da affrontare un governo regionale che è apertamente contro la città, sempre più solo e sempre più debole, dobbiamo impedire che Timpazzo diventi la discarica della Sicilia e che alla città non venga impedita una prospettiva vera di sviluppo legata al mare, alla sua Piana e a quel tessuto produttivo sano che esiste e che va valorizzato e tutelato. Per questi motivi non possiamo omologarci ad un’opposizione consiliare di destra, che si rifà a Musumeci, Salvini e alla Meloni distanti da noi anni luce”.
Nella visione politica dei dem, quindi, il dialogo con i grillini prosegue ma da un versante dell’opposizione che non può intrecciarsi con quello occupato dal centrodestra. “Ribadiamo di nutrire una concreta speranza di costruite con il Movimento cinquestelle un’alternativa politica alle destre, capace di intercettare i bisogni della gente e di costruire un percorso di forte discontinuità. Per fare questo, è necessario cha anche in consiglio la nostra opposizione debba essere autonoma rispetto ai partiti contigui al governo regionale, al trasformismo e alle destre – conclude Orlando – resteremo una forza di opposizione, ma la nostra opposizione non sarà mai ai gelesi”.