Gela. In settimana, il sindaco Lucio Greco ha comunicato che le schede tecniche per il Contratto istituzionale di sviluppo sono state affidate all’Agenzia per la coesione territoriale. Qualcosa si muove per uno strumento istituzionale sul quale lo stesso Greco e il consulente Pietro Inferrera stanno lavorando da tempo. Sui progetti e sui programmi di finanziamento, più in generale, sono tante le attenzioni poste dagli alleati. Per il vicesindaco Terenziano Di Stefano, che sta seguendo da vicino programmi di finanziamento come “Agenda Urbana” e “Qualità dell’abitare”, c’è però da accelerare. Se “Agenda Urbana” pare possa concludere la fase delle gare per i lavori, forse entro maggio, non ci sono gli stessi riscontri per “Qualità dell’abitare”. Si attende che il sindaco Lucio Greco vari il gruppo di lavoro che dovrà occuparsi di monitorare tutte le fasi. Il passo successivo dovrebbe essere quello della progettazione. Il Ministero delle infrastrutture, che ha finanziato due progetti da trenta milioni di euro, prevede un termine di un anno per arrivare alla definizione delle gare. Scadenze che inizieranno ad essere pienamente operative dal momento della trasmissione della convenzione, controfirmata dai responsabili ministeriali. “Per il mio personale cronoprogramma – dice Di Stefano – siamo in ritardo di almeno un mese. C’è da velocizzare. Mi è stato chiesto di fornire tutti i decreti di finanziamento di “Agenda Urbana”, quello per Montelungo e gli atti già finalizzati di “Qualità dell’abitare”. Sono tutti provvedimenti che sono serviti ai dati per le schede del Cis, che poi accompagneranno la relazione. Certo, ci sarà da capire cosa potrà assicurare in più il Cis rispetto a quello che già abbiamo ottenuto come finanziamenti. Non sono certo che possa eventualmente consentire di prorogare scadenze, a meno che non sia una sorta di commissariamento. Penso che non potrà incidere né su “Agenda Urbana” né su “Qualità dell’abitare”. Ritornando proprio al finanziamento da trenta milioni per i due progetti di “Qualità dell’abitare” (che prevedono lavori di riqualificazione urbana in diverse aree della città), il vicesindaco è piuttosto chiaro nel fissare le priorità. “Se si procederà, spero entro aprile, a costituire il gruppo tecnico di lavoro e ad avviare la progettazione, non ci sarà più bisogno di monitorare passo dopo passo, visto che sarà il gruppo di lavoro, sul modello di “Agenda Urbana”, a farsi carico di tutto – aggiunge – però, bisogna fare in fretta. Spero che il sindaco e il dirigente Antonino Collura diano l’impulso necessario”. L’esponente civico pare puntare di più, almeno in questa fase, proprio sui progetti di “Agenda Urbana” e “Qualità dell’abitare” piuttosto che sul Contratto istituzionale di sviluppo. “Non seguo l’iter del Cis – prosegue – e non so quanti mesi, se non addirittura anni, ci vorranno prima di arrivare alla conclusione del percorso. Non è da escludere che i risultati del lavoro avviato da questa amministrazione possano vedersi solo con la prossima sindacatura”.
Anche Di Stefano sa che l’imminenza della campagna elettorale per le regionali rischia di farsi sentire sull’attività amministrativa e sugli equilibri di una maggioranza, in difficoltà. Giovedì sera era in consiglio comunale, quando si è trattato di valutare il regolamento sulla gestione degli immobili abusivi. Solo i consiglieri del suo gruppo politico e di “Impegno Comune” sono rimasti in aula, in assenza del resto degli alleati. “Se ci atteniamo agli atti votati e alle presenze in consiglio – dice ancora – anche io noto che ci sono consiglieri che pensano quasi esclusivamente alle regionali e al post regionali. Le nostre scelte politiche? Siamo concentrati sui progetti, sulle proposte e sui finanziamenti, più in generale sull’attività pratica. Non diciamo no a priori. Se dovesse esserci qualche forza politica che voglia la nostra collaborazione, non diremo di no a prescindere. Un candidato potremmo schierarlo ma purché vengano rispettati i nostri principi”. Fino ad oggi, i civici sono stati un ago della bilancia molto importante per il sindaco Lucio Greco, anche in tempi di fortissime difficoltà politiche, anche a livello di numeri. Di Stefano, comunque, fa capire che i meccanismi interni hanno bisogno di essere perfezionati e la pressione dell’imminente campagna elettorale potrebbe far saltare qualche altro argine.