Gela. Il dipartimento regionale acqua e rifiuti, disponendo il riesame del decreto Aia, rilasciato per la discarica Timpazzo, ha provveduto ad eliminare il limite massimo giornaliero di rifiuti conferibili, che era fissato a 450 tonnellate. Ieri, come abbiamo riportato, l’amministratore di “Impianti Srr”, l’ingegnere Giovanna Picone, ha comunque spiegato che non sarà un provvedimento da “liberi tutti”, con conferimenti illimitati nel sito locale. La Regione ha giustificato l’eliminazione del vincolo, richiamando l’emergenza che si registra in diverse aree dell’isola. “Le rassicurazioni potevano anche risparmiarsele – dice il segretario cittadino del Pd Guido Siragusa – tanto, non ci crede nessuno. Un anno fa, l’avevamo già denunciato e non perché abbiamo il dono di prevedere in anticipo ciò che accadrà. In un anno, il governo regionale non ha fatto nulla per risolvere l’emergenza rifiuti. L’unica soluzione che ha trovato è di conferire tutto quello che è possibile a Timpazzo, uno dei pochi siti efficienti su tutta l’isola. Diventa una vera e propria pattumiera per tutta la Sicilia. Venendo meno il vincolo del limite massimo giornaliero, tutto è possibile. Mi chiedo, cosa accadrà quando anche Timpazzo si esaurirà? Saranno i gelesi a dover pagare un prezzo ulteriore ad un governo regionale che continua a penalizzare questo territorio”. L’amministratore Picone, ieri, ha fatto sapere che ha già definito una riduzione di rifiuti in arrivo quotidianamente dal sito di “Sicula Trasporti”. Per il segretario cittadino dem, però, la decisione della Regione, intervenuta a modificare l’Aia di Timpazzo, è un segnale molto grave, che si aggiunge a molti altri “capitoli”, tutti a danno della città.
“E’ una continua offesa – aggiunge – come quella sui lotti della Gela-Siracusa. Per cinque anni, il governo Musumeci non ha mosso un dito e ora, a pochi mesi dalle elezioni, si sveglia e dà mandato all’assessorato alle infrastrutture di valutare la possibilità della progettazione. Ma di cosa stiamo parlando? Lo stesso vale per lo sfangamento delle dighe. Ma non dovrebbe essere un’attività ordinaria? Quando tempo ci vorrà? Gli agricoltori non dimenticano tutto quello che stanno subendo. Poi, c’è l’altra presa in giro del porto rifugio, con una caratterizzazione da rifare mentre qualche galoppino locale di Musumeci ha avuto l’ardire di accusare Ispra, che è un organo tecnico. Non vorrei essere nei panni del centrodestra locale, che a breve potrebbe trovarsi a chiedere il voto ai gelesi per Musumeci. Ci vorranno parecchio coraggio e molta faccia tosta. Questo governo regionale dimostra, ogni giorno, di non amare per nulla la città e anzi di volergli far pagare un prezzo sempre maggiore, dopo avergli scippato anche i quasi 160 milioni di euro della darsena”. Il segretario dem conferma la linea del partito locale, che non è mai stata in sintonia con quella del governo regionale a partire dal caso Timpazzo, mentre in settimana il sindaco Lucio Greco ha dato disponibilità ad un tavolo comune con i democratici, a partire dai temi del rilancio industriale e della ripresa del comparto agricolo.