Gela. “Il sindaco farebbe bene a pensare di dimettersi”. Gli strascichi politici della seduta di consiglio comunale di ieri sera si fanno sentire e dai banchi di opposizione l’indipendente Alessandra Ascia non dà troppe chance all’avvocato e alla sua amministrazione comunale. “Quello che dovrebbe far riflettere – dice Ascia – non è tanto il fatto che la maggioranza non abbia i numeri. Questo già si era capito in altri frangenti. Ieri, invece, se ne sono andati dall’aula anche i consiglieri di riferimento del sindaco, i fedelissimi, quelli più vicini a lui. Addirittura, ha abbandonato l’aula un assessore. Su un tema così delicato come la gestione degli immobili abusivi, non solo i consiglieri di riferimento se ne sono andati ma anche il sindaco non ha detto nulla. Non ha fatto neanche un intervento. Mi viene il sospetto che neanche lui concordi con il contenuto del regolamento. A questo punto, non so come possa andare avanti”. Sul regolamento, la maggioranza ha dimostrato tutti gli attuali limiti. In aula, è rimasto solo un drappello di civici, che poi si è diviso, con i consiglieri più vicini a Greco che hanno lasciato l’aula, di fatto facendo venire meno il numero legale. “L’opposizione c’era e l’astensione è un voto politico – dice ancora Ascia – deve essere la maggioranza a dimostrare di sostenere gli atti dell’amministrazione. Anzi, faccio i miei complimenti ai consiglieri che esprimono in giunta gli assessori Terenziano Di Stefano e Ivan Liardi, che sono rimasti fino alla fine, dimostrando veramente di sostenere l’amministrazione comunale e il progetto”.
Se il sindaco ha aperto il varco al dialogo con il Pd, dopo mesi di “gelo”, pare difficile invece che possa attivare un canale con esponenti di opposizione, che non si rivedono per nulla nella sua linea amministrativa. “Non si può pensare di governare la città comandando su tutti – aggiunge Ascia – la fascia tricolore non significa che si possa decidere senza un confronto. Il sindaco può mettere alla porta gli assessori ma non può farlo con i consiglieri comunali. Quel che è peggio è che questa linea la tiene anche con i dirigenti e i funzionari dell’ente. Dovrebbe cambiare atteggiamento”. Il consigliere si sarebbe aspettato un altro tipo di risposta istituzionale anche dal presidente dell’assise civica Salvatore Sammito. “Perché non si è provveduto a convocare, già da oggi, la prossima seduta del consiglio comunale? Bisogna approvare il regolamento sugli immobili abusivi. Ci sono note di sollecito riservate – conclude – cosa dobbiamo aspettare?”.