Gela. La disponibilità, anzitutto politica, c’è ormai da entrambe le parti. Il sindaco Lucio Greco e la dirigenza locale del Pd potrebbero ritrovarsi insieme, su due temi portanti, rilancio industriale e ripresa del comparto agricolo. L’iniziativa, la scorsa settimana, l’ha presa il segretario dem Guido Siragusa, considerando prioritari interventi che possano risollevare le sorti di due settori economici cruciali. Un “fronte comune”, per il dem, è possibile, indipendentemente dai posizionamenti politici. Ieri, Greco si è detto disponibile ad un incontro, di fatto superando anche le ultime ritrosie. “Un incontro con il sindaco? Noi ci siamo. Se il primo cittadino ci inviterà, risponderemo favorevolmente. Abbiamo idee precise per settori come industria e agricoltura. La crisi è adesso e non si può attendere ancora. Pensiamo che queste nostre idee possano diventare priorità della città”, dice Siragusa. Il segretario è pronto ad incontrare l’avvocato Greco, nonostante le turbolenze che ci sono state, anche nel recente passato. “Le differenze rimangono – aggiunge Siragusa – stiano tranquilli gli esponenti di maggioranza. Il Pd è interessato solo ai temi e a dare risposte agli imprenditori e agli agricoltori del territorio. Le polemiche e le provocazioni? Non mi interessano. Non è il tempo degli scontri politici. La nostra proposta l’abbiamo avanzata al sindaco e non ad altri. Certo, dispiace che qualcuno usi una certa terminologia, ma noi andiamo avanti”. Il segretario del Pd pare ormai ben convinto che il dialogo con il sindaco non sia più un mero auspicio politico. Dem e Greco possono sedersi intorno allo stesso tavolo e Siragusa lancia segnali di distensione anche in direzione dei civici.
“Il vicesindaco Di Stefano? Penso proprio che il malinteso degli scorsi giorni possa essere superato, senza problemi”, conclude. Se si entrasse effettivamente nel vivo di “colloqui” tra democratici e sindaco, probabilmente qualche alleato dell’avvocato potrebbe chiederne conto e ragione, a partire dai forzisti, che tutto sembrano salvo che convinti di seguire la scia del dialogo trasversale. Il sindaco sembra però piuttosto convinto che il tavolo con i dem possa essere un’opzione da utilizzare, per una diversa “geografia” economica e forse per tentare di avere riscontri dai democratici, che comunque sono una forza importante nel governo nazionale.