Gela. Continuano le occupazioni abusive degli alloggi dello Iacp in città ma il fenomeno, almeno stando ai recenti dati, sembra in attenuazione. Meno di venti denunce lo scorso anno. Sono in totale meno di venti le denunce sporte nell’anno appena trascorso. Tutte, ovviamente, per lo stesso motivo. Dopo gli accertamenti, infatti, le famiglie individuate sono risultate non in regola. Hanno preso possesso degli alloggi dell’Istituto autonomo case popolari senza averne i requisiti e senza essere stati inseriti in graduatoria. Sono soprattutto giovani coppie con figli a tentare la sorte e a forzare gli alloggi vuoti. Il fenomeno viene monitorato non solo dalle forze dell’ordine ma anche dagli agenti di polizia municipale che effettuano accertamenti in tutti i complessi abitativi di proprietà dello Iacp, da contrada Scavone fino alla zona di Albani Roccella. In base alle recenti modifiche normative, agli occupanti senza titolo non dovrebbero essere garantite le utenze di base, dagli allacci elettrici a quelli idrici. Non a caso, le aziende che gestiscono i servizi, in più occasioni, sono state sanzionate dagli uffici di Palazzo di Città. L’esigenza abitativa rimane ancora irrisolta. Fino ad oggi, dopo le recenti proteste scoppiate davanti agli ordini di sfratto fatti recapitare a decine di famiglie che negli anni hanno occupato gli alloggi popolari, è arrivata solo una proroga firmata dalla giunta regionale.