Gela. Cade anche l’obbligo di firma per una delle indagate nell’operazione “Spin Off”. La decisione dei giudici. Così, Virginie Bongiorno ritorna del tutto in libertà. E’ finita a processo, insieme all’imprenditore Fabio Fasulo, a Lorenzo Li Calzi, Cristian Ciubotaru e Pietro Caruso, a conclusione delle indagini condotte dai magistrati della procura e dai militari della guardia di finanza. In base alle accuse, sarebbero state costituite società di comodo per fagocitare aziende in difficoltà di cassa. Un sistema, imperniato anche su false attestazioni e trasferimenti sociali all’estero, organizzato per frodare il fisco. A Virginie Bongiorno, difesa dagli avvocati Davide Limoncello e Giovanni Lomonaco, era stato imposto l’obbligo di firma che, adesso, viene meno. Sono stati i giudici del tribunale ad accogliere la richiesta di revoca arrivata dalla difesa. Si sono affievolite del tutto, infatti, le esigenze cautelari.