Gela. Si potrebbe aprire uno spiraglio nella vertenza dei lavoratori dell’azienda Sudelettra. Soluzioni alternative ai licenziamenti? Negli scorsi giorni, i responsabili del gruppo, da anni impegnato nell’indotto Eni, hanno annunciato il taglio di trentacinque operai su un totale di oltre sessanta. Immediata la reazione di operai e sindacati dei metalmeccanici. Viene rigettata qualsiasi ipotesi di taglio. La decisione aziendale sarebbe da legare alla riduzione di commesse. Il gruppo avrebbe perso un importante appalto in altri siti Eni e, inoltre, i lavori avviati alla diga foranea rimangono fermi a causa dell’assenza di autorizzazioni. Dopo i primi colloqui tra i segretari sindacali Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese e i responsabili Sudelettra, sembra emergere un cauto ottimismo rispetto alla possibilità di accedere ad eventuali ammortizzatori sociali straordinari legati all’area di crisi complessa oppure ai contratti di solidarietà. Il punto della situazione verrà definito alla fine del periodo festivo.
Gli operai della Nuova X Gamma ancora in protesta. Continua invece la protesta dei quattro licenziati dalla Nuova X Gamma. Dopo il vertice in municipio, l’azienda non ha comunque ritirato la decisione di licenziare gli operai. Sindacati e lavoratori, però, attaccano sostenendo addirittura che la società avrebbe violato il protocollo di legalità, valido per tutte le aziende impegnate nell’indotto della fabbrica Eni. Gli operai licenziati contestano soprattutto il continuo ritardo nei pagamenti e presunti versamenti previdenziali effettuati costantemente in ritardo. Il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano si sono impegnati a verificare proprio il rispetto del protocollo da parte del gruppo che si occupa di controlli non distruttivi tra gli impianti di raffineria.