Gela. “Convochi la sua maggioranza e poi tracci una linea, comunicando se esiste ancora. Greco non può pensare che l’opposizione mantenga in ogni occasione il numero legale. La sua maggioranza, di fatto, non c’è mai stata”. Dai banchi dell’assise civica, occupati dal centrodestra, il consigliere Gabriele Pellegrino, che ha da poco ufficializzato il gruppo di DiventeràBellissima, lancia più di un messaggio, anche di insofferenza politica. E’ certo, infatti, che la maggioranza del sindaco, sul piano pratico, ormai da tempo non ci sia più. “Un sindaco deve affrontare anche le dinamiche politiche. Penso che debba valutare insieme ai suoi alleati – aggiunge – se dovesse arrivare alla conclusione di non avere più i numeri, allora in questo caso dovrebbe aprire a tutti, con l’obiettivo primario dell’interesse della città”. Pellegrino, già prima delle nuove turbolenze dei pro-Greco, aveva fatto ragionamenti politici, piuttosto ampi, senza nascondere che l’unico interesse del suo gruppo politico, si concentra sui progetti e sulla città. “Ci sono obiettivi strategici che non si possono fallire – aggiunge – sono già stati persi fondi importanti. A noi, non interessano le passerelle. La mozione di sfiducia? E’ una soluzione che non piace a nessuno, perché inevitabilmente apre al commissariamento. E’ anche vero, però, che in questi casi si va al voto nella prima finestra utile, che non è così lontana nel tempo, anzi”. Il consigliere di Db non usa troppe allusioni politiche e tocca quelli che secondo lui sono i punti deboli dell’azione dell’avvocato Greco e dei suoi. “Civismo? Non c’è più – dice ancora – il sindaco, in giunta, ha partiti come Forza Italia, Italia Viva, Udc e Nuova Democrazia Cristiana. Come si fa a parlare di civismo? Le difficoltà aumenteranno ancora e già si nota in aula consiliare. Sono curioso di capire come si comporterà il gruppo di Forza Italia. Ci sono poi diversi consiglieri indipendenti e anche in questo caso bisognerà valutare che tipo di scelte faranno. Non mi pare sia un caso che il numero legale, nella prima votazione del consolidato, sia caduto perché esponenti pro-Greco hanno lasciato l’aula”. Il consigliere del partito del presidente della Regione Nello Musumeci non prevede mesi facili per il sindaco. Esclude, invece, che il progetto politico, sorto intorno al gruppo di “Avanti Gela”, possa dirsi concluso. “Pur non essendo più presente in consiglio comunale – spiega – il gruppo rimane compatto. Un buon ottanta per cento ha scelto di aderire a DiventeràBellissima. I contatti li manteniamo e lavoriamo per la città. La decisione del consigliere Scerra? Ha scelto di non seguire la nostra strada, aderendo a Fratelli d’Italia. E’ una decisione politica che va rispettata”.
Lo stesso Pellegrino e il neo esponente di Fratelli d’Italia Salvatore Scerra, tre anni fa hanno trainato, a suon di voti, la coalizione, allora a guida leghista, che però non è riuscita a sfondare del tutto, perdendo al ballottaggio. Il gruppo che ha optato per Musumeci già valuta le mosse, in vista delle regionali. “Si parla molto della candidatura di Pino Federico – conclude il consigliere – se ci venisse chiesto, per noi la soluzione è proprio la candidatura di Federico. Siamo in democrazia e le scelte arrivano dai vertici del partito. Se dovessero esserci le condizioni, noi appoggeremmo una candidatura di Federico. Fratelli d’Italia? Non siamo interessati a dividere né a creare conflitti. Tra i due partiti c’è un’alleanza, ma non sappiamo ancora quante liste verranno presentate. Ci atteremo a ciò che verrà deciso dai vertici del partito”. Pellegrino, seppur con tutte le cautele del caso, pare comunque lanciare la corsa di Federico, in un centrodestra che dovrà fare i conti con le ambizioni di tanti candidati locali.