Gela. “Due consiglieri comunali del Megafono, mi spiace dirlo, hanno scelto di privilegiare loro interessi personali, violando l’accordo politico. Il Pd? Fasulo, Speziale e Donegani continuano a lottare tra loro ma non capiscono che il centro sinistra ha perso”.
“Sulle commissioni e sui revisori ognuno ha agito come voleva…”. L’ex consigliere comunale democratico e attuale coordinatore provinciale del Megafono Enrico Vella traccia un quadro piuttosto “grigio” dello stato di salute del centro sinistra cittadino. “Non capisco che logica abbia avuto l’accordo sulle commissioni e sui revisori – continua – i consiglieri Giuseppe Guastella e Antonio Torrenti hanno fatto scelte del tutto in contrasto con quelle del Megafono. Inesperti? Non è una giustificazione. Hanno dato priorità a loro posizionamenti personali. Il Megafono, già alla vigilia del voto per la presidenza del consiglio comunale, aveva dato chiare indicazioni. Prova ne sia l’elezione a vice presidente di Maria Pingo. Sulle commissioni e sui revisori, invece, ognuno ha fatto come meglio credeva”.
“Fasulo è stato battuto…non può essere il leader del centro sinistra”. Ma i dubbi di Vella non riguardano solo la condotta di alcuni esponenti del movimento di Rosario Crocetta. “Nel Partito Democratico – ammette – continuo a notare la stessa conflittualità interna. Per questa ragione, ho deciso di defilarmi. Angelo Fasulo, Lillo Speziale e Miguel Donegani stanno cercando di marcare il campo in una lotta interna tra loro stessi. E’ sufficiente valutare quali nomi circolano per la scelta del nuovo segretario cittadino e si capirà che ognuno cerca soluzioni “in famiglia”. Fasulo vuole essere il leader del centro sinistra? Deve capire che è stato battuto da Messinese. La città lo ha bocciato. I voti finiti a Domenico Messinese hanno doppiato quelli a suo favore. Un motivo, evidentemente, ci sarà. La sua sconfitta elettorale, però, è la conseguenza del fallimento amministrativo di tutto il gruppo che lo ha sostenuto. Personalmente, per oltre quattro anni, sono stato all’opposizione della giunta Fasulo perché non condividevo i metodi utilizzati per amministrare. Adesso, stanno cercando di fomentare la guerra interna. Che senso ha dire sì all’ingresso nel Pd di Alessandra Ascia, Salvatore Gallo o dello stesso Vincenzo Cirignotta e, poi, attaccarli continuamente?”.
“Cosa vogliono fare i cinquestelle?”. Nonostante la “guerra” interna al Partito Democratico, per Vella i cinquestelle non stanno riuscendo ad imprimere un nuovo passo alla città. “Conosco personalmente alcuni assessori della giunta – spiega – sono ottimi professionisti. Una cosa, però, è criticare dall’esterno, altra cosa è amministrare una città comunque molto complessa. Sui rifiuti non vedo particolari novità. Il nuovo lungomare è frutto della precedente amministrazione comunale. E’ giunto il momento per i cinquestelle di chiedersi cosa vogliano fare per questa città”.
“Niente accordini politici per la commissione urbanistica”. Tra i punti cardine del futuro locale, stando al coordinatore del Megafono, c’è sicuramente l’aspetto urbanistico. “Su questo fronte non bisogna sbagliare – conclude – c’è in ballo lo sviluppo della città. Spero che la commissione comunale urbanistica, alla fine, verrà presieduta da una persona d’esperienza, senza interessi personali. La città non ha bisogno dei soliti accordini politici”.