Gela. Da circa sei mesi in città brulicano i cantieri aperti per le ristrutturazioni legate al super bonus 110% e al sisma bonus. Decine e decine di palazzi e condomini stanno approfittando degli sgravi promossi dal Governo per rifare interni e facciate. Sono tantissime le ditte di edilizia che lavorano a spron battuto in diverse zone della città, con un grande incremento delle opportunità lavorative. Ma tanti cantieri significano anche tanti detriti da smaltire. Tonnellate di scarti della lavorazione edile che andrebbero smaltite seguendo le procedure di legge per essere poi conferite in discarica. Procedimento però, che non sempre va a buon fine. In questi giorni siamo andati in giro per le campagne alla periferia della città e abbiamo scoperto, appena al di fuori del perimetro urbano, numerose discariche abusive a cielo aperto. Luoghi protetti per incivili di ogni sorta che al riparo da controlli e da telecamere scaricano ogni tipo di rifiuto nei campi circostanti la città. A pochi passi dal Kartodromo di Contrada Zai, ad esempio, lungo la strada che porta ad una delle discariche regolari per lo smaltimento degli inerti, c’è una trazzera in cui si trova ogni tipo di rifiuto. Nella piccola trazzera sterrata si snoda un lungo serpentone fatto di rifiuti di ogni tipo. Le tracce dei veicoli sul terreno reso umido dalle recenti piogge dimostrano passaggi molto recenti e soprattutto ripetuti. Le attività di scarico parrebbero essere frequenti e riaprono per l’ennesima volta il problema dei controlli da parte delle autorità competenti su un territorio sicuramente vasto ma che comunque è facilmente individuabile a fronte di scarichi continuativi e regolari. Una terra di nessuno che diventa territorio di conquista di tutte quelle aziende, spesso in nero, che trovandosi nell’impossibilità di scaricare nei luoghi preposti perché privi dei documenti necessari per smaltire gli scarti di lavorazione in maniera regolare approfittano di questi lembi di terra per liberarsi dei rifiuti, certi ormai di una certa aura di impunibilità che deriva dalla mancanza di controlli e quindi di sanzioni. Eppure la legge italiana prevede già delle pene severe per chi è sorpreso ad abbandonare illecitamente rifiuti per strada o in campagna. Proprio per questo l’amministrazione ha deciso di incrementare i controlli come conferma l’assessore all’ambiente Cristian Malluzzo.
L’assessore torna sul paradosso dei rifiuti correttamente separati e pronti per essere conferiti in discarica e invece gettati nei campi. Un crimine vero e proprio perpetrato solo per risparmiare poche centinaia di euro. Nel frattempo le campagne gelesi continuano a rimanere ostaggio di chi della legge se ne infischia e continua a deturpare impunemente il territorio. Per questo l’assessore invita i cittadini a segnalare eventuali scarichi illeciti.