Gela. Un’aggressione, per futili motivi, forse scatenata dall’acqua usata per lavare un’automobile. Padre e figlio, considerati responsabili di quanto accaduto, sono stati condannati. La decisione è stata formalizzata dal giudice Martina Scuderoni. Le pene sono ad un anno di reclusione e a quattro mesi (con pena sospesa e non menzione). I due si sarebbero scagliati, in base a quanto emerso durante il dibattimento, contro una coppia di coniugi, che vive nello stesso stabile, in città. La donna riportò delle fratture. I coniugi si sono costituiti parti civili, rappresentati in giudizio dall’avvocato Giusi Ialazzo. Il legale ha insistito per la condanna degli imputati, considerando provata la loro responsabilità. E’ stato chiesto il riconoscimento del diritto al risarcimento dei danni.
La difesa degli imputati, sostenuta dall’avvocato Flavio Sinatra, ha invece fornito ricostruzioni dei fatti differenti, escludendo che ci fosse stata una vera e propria aggressione. Una delle parti civili è stata destinataria di una precedente condanna, per minacce nei confronti degli imputati. Il giudice, ieri, ha disposto la condanna di padre e figlio.