Ucraini in fuga, don Terrana: “Pronti ad aiutare ma ad oggi nessun arrivo in città”

 
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Don Paolo Terrana

Gela. Mentre in Ucraina la guerra non accenna a finire e sono sempre di più le famiglie ucraine che decidono di abbandonare il paese in cerca di accoglienza in Europa, anche in Sicilia si mette in moto la macchina organizzativa dell’accoglienza predisposta dalla Regione per i profughi delle zone di guerra. Lo ha reso noto domenica il presidente della Regione Nello Musumeci, in seguito all’ordinanza di Protezione civile nazionale che delega le Regioni a mettere in campo le azioni di accoglienza e assistenza a favore dei cittadini in fuga dall’Ucraina. C’è già la disponibilità alla Croce Rossa per fare arrivare farmaci in Ucraina, e anche un certo numero di posti letto nelle strutture sanitarie, destinati soprattutto ai bambini. Intanto la spinta umanitaria per l’accoglienza dei profughi ucraini inizia a generare anche qualche fake news. Da un paio di giorni circola sulle chat di whatsapp un messaggio che annuncia l’arrivo di un pullman di profughi ucraini presso la parrocchia “San Domenico Savio”. Nello stesso messaggio si chiede alle famiglie di recarsi in chiesa per ospitare i bambini nelle proprie case. Un’iniziativa lodevole che però non ha nulla di vero come spiega Don Paolo Terrana che in queste ore ha dovuto rispondere a decine di richieste di disponibilità.

Don Paolo spiega invece quali siano al momento le possibilità reali e concrete per dare una mano ai profughi. Si può infatti dare una disponibilità ad ospitare, che verrà presa in considerazione nell’eventualità di arrivi in città, oppure si possono donare farmaci, rivolgendosi sempre ai salesiani e alle associazioni che se ne stanno occupando.

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