Gela. L’area Nord 2 dell’ex Asi (oggi Irsap) è sicuramente un tema delicato per l’amministrazione comunale, che si è trovata davanti alla questione dei vincoli, in passato fin troppo trascurata. Un tema rilanciato dal responsabile della Riserva Biviere, Emilio Giudice. Nuovi investimenti in quella zona sono a forte rischio, perché senza una vera compensazione ambientale andrebbero in pieno contrasto con la disciplina, anche europea. Il vicesindaco Terenziano Di Stefano, negli scorsi giorni, ha avuto modo di rapportarsi sia con i funzionari regionali che con quelli di Irsap. L’amministrazione comunale vorrebbe arrivare ad un finanziamento per dare attuazione ad un progetto di tutela ambientale, fermo praticamente dal 2005. I tempi sono stretti e si attendono riscontri da Irsap, almeno per arrivare ad una progettazione definitiva. Di Stefano conferma che la questione è seguita dall’intera amministrazione comunale, ad iniziare dal sindaco Lucio Greco. Risponde, in questo modo, alle perplessità sollevata dal consigliere comunale grillino Virginia Farruggia, che invece proprio sul tema ha parlato di un’amministrazione comunale che fino ad oggi non ha avuto una vera volontà di arrivare ad un’intesa complessiva, anche con la Riserva Biviere, che rilascia i pareri sui progetti nelle aree di vincolo. “Il tema a questo connesso dell’opera compensativa a tutela ambientale non è nuovo. Più esattamente esiste dal lontano 2005, ma da allora ad oggi, è stato lasciato lì a binario morto sia dalle precedenti amministrazioni comunali che dalla deputazione, regionale e nazionale. Questo lo dico per dovere di verità e senza giri di parole che, peraltro, ritengo inutili su temi così tecnici. Con la stessa assenza di giri di parole – spiega Di Stefano – c’è da dire che questa amministrazione, fin dal suo insediamento, si è occupata di connettere il tema ambientale a quello della produzione e della progettualità, intervenendo su ingranaggi che, da anni, erano stati dimenticati. Ovviamente, lasciamo ad altri la libertà di raccontarsi le proprie verità, comunque non sorrette da alcuna prova tangibile”. Di Stefano richiama il lavoro fatto per il rilascio del parere sul progetto “Argo-Cassiopea” di Eni, che per molti dovrebbe essere il metodo da seguire, probabilmente pure rispetto all’area Nord 2. “È prova tangibile e inconfutabile, che non lascia spazio a nessuna interpretazione politica da parte di qualsivoglia detrattore, che è stata questa amministrazione ad intensificare i passaggi necessari per il rilascio di diverse autorizzazioni ferme da anni – aggiunge – tra queste, certamente quella per “Argo-Cassiopea”. Il tema dell’area Nord 2, e più esattamente dell’opera compensativa per la tutela ambientale, ha visto l’interessamento immediato del sindaco e di tutta l’amministrazione comunale”. Il vicesindaco esclude che su questo fronte ci siano due velocità nell’attuale amministrazione comunale, come invece ha sottolineato il consigliere Farruggia.
“Mi lascia perplesso leggere dichiarazioni dissacranti di tutto il lavoro svolto fino ad ora, specie se queste dichiarazioni fanno riferimento ad una mancata intesa sulla questione dei vincoli e delle autorizzazioni. Sul tema dei vincoli, che è materia assai delicata e che ha tutta la nostra attenzione, e sul rispetto delle regole, andrei cauto. Ogni azienda che insiste su quel sito e che, di fatto, ha investito sul nostro territorio acquistando terreni da Irsap – dice ancora l’assessore allo sviluppo economico – ha costruito con regolare concessione edilizia. Si tratta di aziende tra le più importanti sul nostro territorio che oggi, specie in un momento così delicato per il tema del lavoro, danno da vivere a tanti padri di famiglia, uomini, figli, mariti. Con altrettanta perplessità leggo di un’immaginifica esistenza di due amministrazioni. Una che avrebbe il coraggio di guardare ad una nuova visione e di un’altra più restia. Mi sembra anche superfluo specificarlo, è come specificare l’ovvio. Non esistono due amministrazioni, esiste una sola amministrazione. Esiste una squadra che ha dato seguito a diverse concertazioni sul tema, ben più serio, dell’area Nord 2, che ha refluenze non indifferenti sul settore dello sviluppo economico, intorno al quale ruotano aziende, opportunità, prospettive future e lavoratori. Di questo dovremmo occuparci”. Lo scorso anno, era stato ipotizzato un tavolo permanente per valutare i pareri nelle aree di vincolo, stilando canoni precisi. Ad oggi, non è mai stato attivato e la Riserva Biviere, tra le altre cose, si trova a dover analizzare una consistente molte di progetti e istanze, senza avere una vera dotazione di personale.