Gela. Con i numeri della maggioranza in forte rosso, il sindaco Lucio Greco, già prima della seduta di giovedì sul piano della polizia municipale, ha aperto al dialogo, anche con l’opposizione. Più volte ha citato il ruolo di quelli che ha definito “responsabili”, senza fare differenze di schieramento. Al momento, la sua maggioranza non sembra potergli assicurare vere certezze, come ha dimostrato il voto di giovedì. “Quello diretto ai responsabili – dice il consigliere comunale della Lega Emanuele Alabiso – è un appello che il sindaco sta facendo insistentemente, soprattutto nelle ultime settimane. Prima, non l’aveva mai fatto. Le ragioni? Evidentemente, avrà iniziato a dialogare con qualche partito di opposizione. Peraltro, nessuno l’ha smentito. Sicuramente, non si tratta della Lega. Noi siamo all’opposizione e rimaniamo opposizione ad un’amministrazione che si è dimostrata disastrosa”. Niente porte aperte ad eventuali interlocuzioni, è questa la conclusione alla quale perviene il consigliere salviniano, che della Lega è anche coordinatore cittadino. I leghisti, così come altri gruppi politici in città, sembrano già proiettati al dopo Greco. Tre anni fa, con un loro candidato a sindaco, persero al ballottaggio. La vittoria andò ai pro-Greco. Secondo Alabisio, la Lega è fuori da qualsiasi strategia di eventuale supporto all’amministrazione comunale. “Non ci interessano tutti questi giochi, ormai finalizzati alla campagna elettorale”, aggiunge. Nel partito locale, invece, bisognerà comunque porre le basi di un percorso che vada anche verso le prossime regionali. Alabiso ha più volte ricevuto la piena fiducia dei vertici regionali del partito. Per ora, i salviniani non hanno candidati designati, per scendere in campo e tentare la corsa all’Ars.
Alabiso conferma che il partito locale va verso un’ulteriore fase organizzativa. “Entro fine mese – conclude – spero di poter assegnare delle deleghe, per diversi settori da seguire. Anche noi dobbiamo organizzarci in vista delle regionali. E’ un obiettivo, anche se ad oggi non ci sono candidati già individuati”. Nel centrodestra locale, la Lega dovrà cercare una propria collocazione, probabilmente andando oltre l’eredità politica di tre anni fa.