Gela. Si è completato a partire da ieri il servizio Asacom nelle scuole. Un intervento già avviato anche se in maniera parziale, lo scorso 8 novembre, nonostante tutte le difficoltà legate all’emergenza e alle criticità determinate dalla situazione economica delle casse comunali. Fino ad oggi in città solo 75 ragazzi su 90 aventi diritto erano riusciti ad usufruire del servizio che, come accade ad ogni inizio di anno scolastico rappresenta una vera via crucis per gli alunni affetti da disabilità, con ritardi che condizionano sistematicamente il mese di settembre e che vengono colmati solo dalla buona volontà delle famiglie e di quegli insegnanti che cercano di mettersi a disposizione. Un ritardo ormai “fisiologico” e che fisiologico proprio non dovrebbe essere, ma che l’amministrazione in questi mesi ha cercato di colmare. Per i mesi rimanenti l’assessorato all’istruzione, dopo il passaggio di testimone avvenuto proprio a novembre tra l’uscente Malluzzo e la Gnoffo, è riuscito a garantire il monte ore grazie a delle somme residue del Piano di Zona precettate in precedenza, e con alcuni fondi regionali recuperati attraverso la conversione delle somme inizialmente destinate all’Asacom domiciliare.
Fino ad oggi, ha spiegato l’assessore Gnoffo, il servizio era stato garantito grazie al settore servizi sociali, nonostante la competenza fosse dell’istruzione. Riuscire a garantirlo a partire da marzo anche ai 25 ragazzi che ne erano rimasti esclusi pur avendone diritto, non è certo una medaglia da appuntarsi sul petto ma un discreto punto di partenza per la programmazione in vista del prossimo anno scolastico.