Gela. Si è costruito nonostante i vincoli, senza mai veramente sanare. Emilio Giudice, responsabile della Riserva Biviere e referente locale della Lipu, di recente è tornato a sollevare la questione dell’area Nord 2 dell’ex Asi. Sulla carta, è un insediamento produttivo, con aziende che hanno scelto di investire e altre che pare abbiano messo gli occhi su quella zona. Allo stato attuale, però, non possono essere autorizzati né nuovi progetti né modifiche a quelli già esistenti. Giudice è ritornato su un tema, che con la Zona economica speciale e i fondi del Pnrr è sicuramente di stringente attualità. L’amministrazione comunale ha iniziato ad attivare i propri canali, soprattutto in Regione. L’analisi di Giudice è ben conosciuta anche dai funzionari del municipio. Questa mattina, a Palermo, negli uffici dell’assessorato territorio e ambiente, si è tenuta una riunione, fissata a seguito di interlocuzioni che il presidente della commissione consiliare urbanistica Vincenzo Casciana ha avuto direttamente con l’assessore regionale Toto Cordaro, con il quale mantiene un filo politico diretto. All’incontro, hanno partecipato i funzionari regionali, il vicesindaco Terenziano Di Stefano e il dirigente Emanuele Tuccio, che sta seguendo la questione. Le soluzioni praticabili sembrano due. Si potrebbe tentare di rendere definitivo un progetto, già esistente, che prevede di concentrare aree umide e opere idrauliche in un’ampia porzione di territorio del Nord 2, come compensazioni rispetto a possibili nuove costruzioni. I tempi però sono decisamente stretti e bisognerebbe trasmettere alla Regione il progetto definitivo nell’arco di una quindicina di giorni, per tentare di ottenere fondi tra gli otto e i dieci milioni di euro. “In alternativa – dice il vicesindaco Di Stefano – ci è stata prospettata la strada di una convenzione che venga firmata dalla Regione, dal Comune, dalla Riserva e dall’Irsap, per avviare un percorso, che però richiede tempi sicuramente molto più lunghi”. Il presidente della commissione urbanistica Casciana non ne ha fatto una questione politica, nonostante il suo gruppo abbia ormai preso le distanze dal sindaco Lucio Greco. “Su vicende che riguardano la città e il suo futuro – spiega – non ci sono differenze politiche o di appartenenza. Noi siamo sempre stati a disposizione, Nell’esclusivo interesse della città”. Giudice, già ad inizio anno, aveva spiegato che servirebbero “compensazioni ambientali vere”, comunque da sottoporre alla valutazione della Commissione europea.
“Noi ci stiamo mettendo spirito di collaborazione e responsabilità, verso la città, gli imprenditori e la stessa Riserva Biviere – spiegano Di Stefano e Casciana – però, anche Giudice e l’ente gestore devono aprire ad un percorso condiviso, per mettere in campo soluzioni”. L’amministrazione comunale cercherà di coinvolgere Irsap, per avere un supporto nella progettazione delle opere, destinate a fare da compensazioni. La Zona economica speciale, che ricade anche in larga parte del perimetro ex Asi, tra le altre agevolazioni prevede un drastico abbattimento dei costi per nuove costruzioni di insediamenti produttivi e l’area Nord 2 sembra interessare a tanti. Prima di tutto, bisognerà trovare un equilibrio tra tutela ambientale e dei vincoli e le esigenze produttive. E’ possibile che a breve possa tenersi un tavolo anche con la Riserva Biviere, che poi di fatto ha l’ultima parola sulle autorizzazioni per i progetti.