Gela. Probabilmente, chiederà di accedere ad un rito alternativo. La procura, intanto, ha ottenuto il giudizio immediato nei confronti del sessantasettenne Giuseppe Nocera. E’ accusato del tentato omicidio del settembre dello scorso anno, quando fece fuoco, con una pistola, contro due ragazze. E’ attualmente detenuto. Difeso dall’avvocato Giuseppe Cascino, ha sempre spiegato di aver sparato per difendere il figlio, che pare le due giovani avessero minacciato e cercato di aggredire. Durante l’interrogatorio, successivo all’arresto, disse di non aver sparato per uccidere. Una delle due giovani fu ferita ad un braccio. L’arma non è stata ritrovata, ma i pm della procura e i poliziotti del commissariato sono certi che Nocera, con diversi precedenti penali alle spalle, volesse uccidere. L’inchiesta partì subito dopo l’accaduto. Le due giovani che arrivarono al pronto soccorso dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. I colpi di arma da fuoco vennero esplosi nella zona a ridosso della stazione ferroviaria, dove Nocera vive insieme ai familiari. Avrebbe sparato dall’interno della sua abitazione.
L’arresto non fu convalidato ma il gip dispose la detenzione in carcere. Sulla misura, la difesa, dopo il no del riesame, si è rivolta ai giudici di Cassazione.