Emergenza acqua nelle campagne, Licata: “Agricoltori hanno ragione, crisi da risolvere”

 
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L'acqua della diga Disueri spesso viene scaricata in mare

Gela. “E’ vero, attendevamo la convocazione di un tavolo, anche con la partecipazione del dipartimento regionale, ma non abbiamo ancora avuto risposte”. Sull’attuale situazione delle dighe, che non riescono a garantire acqua a sufficienza ai campi e alle aziende del territorio, l’assessore Giuseppe Licata spiega che “non lasceremo soli i nostri agricoltori, siamo pronti a battagliare in ogni sede. E’ assolutamente necessario concordare una programmazione di svaso, che risponda alle esigenze degli operatori”. Diversi produttori locali sono pronti ad avviare un’azione per il risarcimento dei danni, chiamando in giudizio lo stesso dipartimento regionale. Licata considera fondamentale l’interlocuzione, a tutti i livelli. “Fin da subito, non appena mi è stata affidata la delega, ho attivato tutti i canali necessari, per fare riparare l’interconnessione tra Disueri e Cima. Ci siamo attivati per istituire un tavolo tecnico, che coinvolga il dipartimento regionale dell’agricoltura. Bisogna risolvere definitivamente questo problema, che nuoce gravemente all’intero settore agricolo locale”. Gli agricoltori sono stanchi, come ha più volte spiegato Liborio Scudera. Non riescono ad avere i quantitativi d’acqua necessari per andare avanti.

“Scudera, con il quale mi sento spesso, ha ragione – aggiunge Licata – dopo il mese di gennaio, che ci ha visti nuovamente affrontare l’emergenza Covid, attendevamo una risposta. Adesso, è arrivato il momento di un confronto immediato con la Regione. Siamo pronti, insieme al sindaco Greco. Ho avuto interlocuzioni con l’assessore all’agricoltura del Comune di Niscemi, Allia, per chiedere congiuntamente un tavolo che risolva definitivamente il problema. I contatti ci sono anche con il sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti. Del resto, questa crisi dell’acqua è un problema che tocca i territori di Gela e Niscemi, che sono una parte importante dell’intera filiera agricola regionale. Non si può andare avanti in continua emergenza”. Tanti agricoltori non ce la fanno ad andare avanti, senza una programmazione e senza avere perlomeno l’acqua necessaria per le coltivazioni.

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