Roghi per danneggiare panificio, indagato al riesame: difesa, “non c’è tentata estorsione”

 
0
Il panificio è stato dato alle fiamme in due diverse occasioni

Gela. La difesa del quarantenne Salvatore Cascino, arrestato per il doppio incendio al panificio “Castellano” di via Legnano, si è rivolta ai giudici del riesame di Caltanissetta. L’indagato, arrestato dai poliziotti del commissariato e attualmente detenuto, è accusato non solo dei roghi ma anche di tentata estorsione. Proprio su quest’ultimo aspetto si concentra il ricorso presentato dal legale di difesa, l’avvocato Maurizio Scicolone. Ritiene che non ci siano i presupposti per ipotizzare il reato estorsivo. Lo stesso Cascino, rispondendo al gip che lo ha interrogato in carcere, ha escluso pressioni sui titolari del panificio. Ha invece ammesso le proprie responsabilità per gli incendi.

Secondo i pm della procura e i poliziotti, il quarantenne avrebbe agito, dopo aver ricevuto un diniego dai titolari dell’attività, che non vollero più vendergli materie prime per la produzione di prodotti da forno né accettarono di acquisire un immobile di sua proprietà, fino a qualche anno fa adibito proprio a panificio. Questi no, secondo gli inquirenti, avrebbero alimentato la ritorsione, con gli incendi. L’indagato e il suo difensore hanno esposto una ricostruzione differente e ora sarà il riesame a pronunciarsi.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here