In otto contro il presunto ladro di Feudo Nobile, aggredito e minacciato di morte: tutti a giudizio

 
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Gela. Sarebbero gli autori di una vera e propria spedizione punitiva ai danni di uno dei ladri che riuscì a colpire in un podere di contrada Feudo Nobile. Uno dei ladri aggredito e minacciato di morte. Vennero portati via circa 500 litri di gasolio oltre ad un mezzo agricolo. Così, a giudizio sono finiti in otto. Devono rispondere di lesioni e minacce. I fatti risalgono al dicembre di quattro anni fa. In base alle accuse, sarebbe stato il proprietario del podere colpito dai ladri ad individuare uno dei possibili responsabili. Così, sarebbe stata organizzata la spedizione. L’uomo finito nel mirino sarebbe stato minacciato di morte nei pressi della propria abitazione e aggredito. Adesso, però, per uno degli imputati si potrebbe aprire un percorso processuale diverso rispetto a quello degli altri. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Salvo Macrì, ha eccepito davanti al giudice Antonio Fiorenza la nullità non solo del decreto che dispone il giudizio ma anche di quello di chiusura delle indagini preliminari. Tutti notificati mentre l’uomo si trovava detenuto in un penitenziario del nord Italia. Tra gli imputati, c’è anche Davide Nicastro, già collaboratore di giustizia. Una decisione verrà adottata alla prossima udienza fissata per il 29 febbraio. Nel pool difensivo, ci sono anche gli avvocati Davide Limoncello, Vittorio Giardino, Concetta Di Stefano, Giusy Ialazzo e Paola Carfì.

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