Gela. “Il sospetto, a questo punto, è più che legittimo. Forse, Federico vuole fare qualcosa di diverso con la giunta Greco. Almeno, però, non tiri in ballo il Pd”. I dem rispondono così alle considerazioni che l’ex deputato regionale, ora nel gruppo del presidente della Regione Nello Musumeci, ha espresso ieri, riferendosi anche all’opposizione “strumentale del Pd”. “Il Pd, prima ha appoggiato Greco, contribuendo alla vittoria delle amministrative – ha spiegato Federico – poi, però, ha lasciato la giunta, chiedendo scusa alla città. Così, è troppo facile”. I dem non ci stanno e fanno intuire che Federico possa avere l’intenzione di sondare il campo, per un dialogo con il sindaco e con la sua giunta. “L’onorevole Federico – fanno sapere dalla direzione cittadina – vuole rigenerarsi, perché ha bisogno di far dimenticare alla città che è stato attore principale delle scelte politiche, per almeno un ventennio. Capiamo la sua difficoltà. Deve chiedere voti per Musumeci, che ormai la città conosce bene. I cittadini sanno che Musumeci è stato il carnefice di questo territorio”. All’ex deputato regionale, i dem chiedono di fare “una riflessione”. “Valuti bene l’operato del presidente della Regione – aggiungono – e anche lui riconoscerà che in questi quattro anni la città è stata derubata. Basti ricordare i fondi della darsena commerciale e del “Patto per il Sud”, ma anche l’immobilismo sul porto rifugio. Attacca il Pd solo per nascondere che Musumeci ha trasformato la città in un bancomat, dal quale attingere solo in caso di bisogno”. I vertici cittadini del partito non dimenticano neanche le scelte politiche di Federico.
“Si rivolge al Pd – continuano i dem – senza però dire che con il Partito Democratico è stato anche alleato, in più occasioni. Ci chiediamo quali siano questi atti concreti che ha portato alla città?”. I dem sono convinti che quelle di Federico siano parole, che già si proiettano alla prossima campagna elettorale per le regionali. “Avremmo voluto evitare di polemizzare – concludono – ma abbiamo il timore che Federico voglia impostare la sua campagna elettorale non sulle proposte, che probabilmente non ha, ma esclusivamente sulle polemiche”.