Gela. Si chiama “Picarro Surveyor” ed è la tecnologia di avanguardia nel campo delle attività di monitoraggio delle reti gas. Il nuovo sistema di rilevamento in esclusiva per l’Europa è adottato da Italgas, la concessionaria del servizio di distribuzione cittadina del gas naturale che ieri ha presentato l’apparato all’amministrazione comunale. La scelta di monitorare il territorio arriva anche a seguito dell’onda di emozione creata dalla tragedia di Ravanusa, dove una fuga di gas ha scatenato una deflagrazione che ha raso al suolo diversi edifici e ha ucciso 9 persone. Negli scorsi giorni è stato proprio il Prefetto Chiara Armenia a scrivere ai comuni affinchè venissero implementate le misure di prevenzione sugli impianti. Gela ha scelto dunque di aderire alla tecnologia proposta da Italgas. Montata su un mezzo di servizio, la strumentazione consente il controllo delle condotte e svolge una funzione di ricerca preventiva delle dispersioni.
La nuova tecnologia non impone al veicolo di seguire il tracciato della tubazione interrata, ovviando così al problema di possibili ostacoli presenti lungo il percorso, quale ad esempio le auto parcheggiate, ampliando in maniera esponenziale il volume dell’area monitorata (150-200 metri di larghezza e 5-8 metri in altezza contro 1-2 metri e 10-20 centimetri). Il software è in grado poi di rilevare non solo la presenza di metano ma anche di etano, restituendo in questo modo un dato più accurato circa la quantità di molecole di gas presenti nell’aria. Un dato che, incrociato con le informazioni relative alla direzione e alla velocità del vento e con le rilevazioni geo-referenziate, consente di fornire in tempi estremamente rapidi e con grande precisione la localizzazione della possibile origine della dispersione. Da ieri il mezzo dell’Italgas è in giro per la città per creare una mappatura delle possibili fughe e delle potenziali dispersioni. L’niziativa è stata presentata in Comune, dove c’era il vicesindaco Terenziano Di Stefano.