Gela. Le carenze, quasi drammatiche, che si registrano nell’organico di palazzo di giustizia, finiscono anche all’attenzione del ministro della giustizia Marta Cartabia. La parlamentare di Fratelli d’Italia Carolina Varchi ha raccolto l’impulso arrivato dal gruppo locale e dal coordinatore cittadino, Salvatore Scuvera. Nell’interrogazione si cita anche qualche passaggio della relazione, presentata per l’apertura dell’anno giudiziario, dal presidente della Corte d’appello di Caltanissetta. “Il Tribunale di Gela continua ad attraversare una situazione di grave emergenza a causa delle insostenibili scoperture registrate per nevralgiche posizioni funzionali, con un 60% di scopertura nelle figure apicali, tanto da aver rischiato più volte la paralisi di delicati settori giudiziari, come denunciato dalla stessa relatrice – si legge nell’interrogazione – si è registrata la grave difficoltà da parte del personale amministrativo di governare gli imponenti flussi di lavoro, specie nelle cancellerie della volontaria giurisdizione, delle esecuzioni immobiliari e delle procedure concorsuali”. Anche le scoperture nell’organico dei magistrati sono preoccupanti, come segnalato dal presidente del tribunale, Roberto Riggio. “Drammatica anche la situazione del personale della magistratura, descritta dal presidente Riggio, con una pianta organica prevista di soli 14 magistrati, di cui il presidente e un presidente di sezione, 12 giudici togati e 8 onorari: la pianta organica è rimasta scoperta mediamente per il 25% con punte del 50% nel “penale”; per quanto riguarda il personale amministrativo su una pianta organica di 42 dipendenti, il tribunale ne conta 32 e manca anche il dirigente; mancano quattro funzionari su cinque e l’unico in servizio è prossimo al trasferimento. Secondo quanto riferito dal presidente Riggio, “Da uno studio sul turn over dei magistrati in Italia, il tribunale di Gela è risultato al primo posto con il 72% del suo personale che sceglie di andar via dopo 3 anni di permanenza per avvicinarsi alla propria città di origine”, con un continuo alternarsi di giudici che si ripercuote inevitabilmente sui livelli di produttività e di efficienza dell’ufficio”, così riporta l’interrogazione.
Ad oggi, spiegano Varchi e Scuvera, le richieste partite dal tribunale sono rimaste inevase. “Ogni appello rivolto alle istituzioni per attenzionare il grave problema della carenza di magistrati, dirigenti e impiegati nel tribunale di Gela è rimasto finora inascoltato, così come fermi sono i lavori di manutenzione straordinaria per la realizzazione di una copertura a falde dei tre padiglioni che costituiscono la copertura del palazzo di giustizia di Gela, per la revoca dell’appalto alla ditta inadempiente. Al ministro si chiede, “quali immediate iniziative di competenza il governo intenda assumere per sanare la grave situazione in cui versa il Tribunale di Gela, con particolare riguardo alla necessità di rideterminare la pianta organica sulla base del carico di lavoro, del turn-over dei suoi magistrati e sull’incidenza dei procedimenti riguardanti la criminalità organizzata, come suggerito dalla stessa Commissione interministeriale per la Giustizia nel Sud”.