Gela. Vanno rinviati a giudizio. La procura, attraverso il sostituto Ubaldo Leo, questa mattina ha confermato la richiesta, davanti al gup Francesca Pulvirenti. Sono tredici gli imputati, accusati a vario titolo di aver usato e venduto sostanze anabolizzanti, per migliorare lo stato fisico. Si tratta anche di soggetti, che spesso gareggiavano in competizioni di body-building e più in generale assidui frequentatori di palestre locali. L’inchiesta partì quattro anni fa e i poliziotti effettuarono sequestri di prodotti e sostanze per le prestazioni fisiche, considerati fuori norma. Tra i coinvolti, non ci sono titolari di palestre. Alcuni degli imputati furono intercettati. L’indagine era partita da altri fatti ma poi arrivò al possibile giro illecito di anabolizzanti. Diversi difensori, questa mattina, hanno concluso, sostenendo invece l’assoluta regolarità delle condotte degli accusati.
Molti prodotti, poi sequestrati, sarebbero stati infatti liberamente acquistabili, anche sul web. Per gli inquirenti, però, sarebbero circolate sostanze non regolari, che avrebbero alterato le prestazioni di diversi appassionati. L’indagine si è mossa tra Gela, Vittoria e Comiso. Alcuni degli assuntori sarebbero stati vittime di malori, costretti a rivolgersi a medici e al pronto soccorso dell’ospedale. In aula, davanti al gup, si tornerà a giugno.