Gela. In maggioranza, sembra che la “pace” siglata dal sindaco Lucio Greco e dal gruppo di “Liberamente” possa vacillare, a seguito del botta e risposta tra l’avvocato e l’assessore Giovanni Costa. C’è, però, chi ritiene che il nuovo approccio, assunto dal primo cittadino, vada nella direzione giusta. Il forzista Luigi Di Dio, infatti, sembra molto più convinto, rispetto a qualche mese fa. “Il sindaco ha iniziato a coinvolgere la maggioranza, anche su temi molto importanti – spiega – non bisogna essere ipocriti e posso dire che era quello che chiedevamo. Questo dialogo, molto più frequente, lo valuto favorevolmente”. I forzisti, soprattutto prima del rilancio amministrativo, erano tra quelli più critici rispetto al metodo Greco. Il capogruppo azzurro Di Dio, invece, ora individua, forse, un cambio di rotta. Le nuove tensioni interne e le dimissioni di due dirigenti sono altre tappe che possono oggettivamente creare più di una difficoltà. “Onestamente – aggiunge Di Dio – hanno ragione sia gli assessori, che nei rispettivi settori di competenza cercano di accelerare per raggiungere più risultati possibili, ma anche i dirigenti, che sono sottoposti ad un carico di lavoro, per alcuni di loro veramente impossibile da sopportare. Penso che bisogna concentrarsi su delle priorità e portarle a realizzazione. Abbracciare tutto è praticamente impossibile, con un organico che ha dei vuoti evidenti. La strada dei concorsi è quella giusta, in attesa di arrivare a finalizzarli, con le nuove assunzioni”.
Se l’azzurro sembra più convinto dalle scelte del sindaco, sicuramente lo è poco sul fronte interno. E’ stato proprio Di Dio a sollevare più di una questione politica, in attesa di risposte dal coordinatore provinciale, il deputato Ars Michele Mancuso. Di Dio ha sottolineato la necessità che il partito si apra a chi ha dato un sostegno, anche elettorale, e non ha mai veramente condiviso la riconferma dell’assessore Nadia Gnoffo, nella giunta proprio in quota Forza Italia. Il vertice chiarificatore, però, non c’è ancora stato. “Io rispetto le decisioni del coordinatore cittadino Vincenzo Pepe – conclude – che vuole il confronto interno, anche con il deputato. Spero solo che l’onorevole Michele Mancuso rispetti l’impegno. Noi siamo pronti e abbiamo dato la disponibilità”. Il vertice, interno al partito, sarà aperto anche ai primi dei non eletti, come segnale verso le posizioni di Di Dio, anche se non c’è ancora una pacificazione vera e propria.
