Gela. Un addio alla giunta del sindaco Lucio Greco? L’ingegnere Giovanni Costa starebbe valutando questa soluzione, dopo che ieri l’avvocato l’ha redarguito, contestando le sue affermazioni sulla vicenda delle dimissioni del dirigente Antonino Collura. Secondo i dem locali, però, il rischio è di essere davanti a pura tattica politica. Secondo gli esponenti locali del partito, ci vorrebbe vera chiarezza. “Davanti alle affermazioni del sindaco – spiegano – l’assessore Costa dovrebbe dimettersi, subito”. Secondo il segretario cittadino Guido Siragusa, a mancare è una vera e propria capacità amministrativa, dell’intera giunta. “Il sindaco è stato chiaro, l’assessore Costa taccia e lavori. Purtroppo, non si può sintetizzare diversamente il comunicato del sindaco che, ovviamente, non si rivolge ad un consigliere di opposizione bensì ad un suo assessore, espressione di quel movimento, che a detta dello stesso sindaco, nel risolvere, per modo di dire, l’ultima crisi amministrativa, doveva rappresentare la novità, anzi, per ripetere le sue parole, il valore aggiunto ad una compagine amministrativa già ricca di sè. Quindi – dice Siragusa – se le parole hanno un senso, cosa di cui dubito quando parliamo dell’attuale giunta, l’assessore Costa dovrebbe dimettersi immediatamente, vista la palese delegittimazione arrivata dal sindaco. Voglio essere chiaro, conosciamo le indubbie qualità umane ed amministrative di Costa, e sono sicuro che la buona volontà ci sia. Quello che manca è la capacità di governo della compagine amministrativa, nel suo complesso. Questo rende inutile e vacuo qualsiasi tentativo, seppur timido, di fare qualcosa di utile”. Sulla stessa linea è anche il segretario provinciale del Pd, Peppe Di Cristina, che ormai due anni fa sostenne l’uscita dalla giunta dell’avvocato.
“In una città governata con senso di responsabilità, le parole del sindaco dovrebbero essere preludio di decisioni forti e nette, tali da non lasciare ai due duellanti alcuna possibilità di dire abbiamo scherzato. Dubitiamo – concludono i dem – che il nostro invito alla chiarezza venga colto. Anzi, siamo convinti di trovarci di fronte all’ennesimo contorsionismo politico, di chi non sa risolvere ma solo scaricare ad altri i fallimenti della propria azione politica, tutta a danno della città. Anche questa volta, saremmo ben lieti di essere smentiti, a fatti e non a parole”. Ora, toccherà a Costa e al gruppo politico che lo sostiene valutare se ci sono ancora le condizioni per andare avanti.