Gela. “I cittadini e i pazienti non possono essere accolti in tuguri”. Il parlamentare regionale Michele Mancuso, sulla questione dell’emergenza sanità in città, prende una posizione, anche piuttosto dura e rilancia la necessità di nuove strutture. “Sono stanco di sentire che i cittadini lamentano disservizi per quanto concerne la sanità locale. Da qui ai prossimi mesi mi pongo un obiettivo specifico – spiega – incentivare la progettazione e dunque la realizzazione di una struttura per i servizi territoriali, in città. Non è possibile che le persone vengano accolte nei tuguri. Una nuova sede del distretto da rilanciare. Deve dare un’immagine nuova, nella forma e soprattutto nella sostanza. Ambulatori, attrezzature e tutto quanto è necessario per competere con le migliori cliniche italiane. La presa in carico dei pazienti critici passa da strutture territoriali moderne”. Mancuso, anche la scorsa settimana, durante una riunione, alla presenza dell’amministrazione comunale, aveva richiamato la necessità di valutare nuove strutture, fino al progetto di un ospedale che copra l’intera area sud della provincia. Ieri, i componenti del comitato “Sos Vittorio Emanuele” hanno depositato un esposto in procura, ipotizzando la sussistenza di possibili reati, dietro al depotenziamento della sanità cittadina.
“Tutto ciò potrà essere realizzato in linea con la programmazione e i fondi stanziati dal Pnrr. Serve una visione collegiale, senza personalismi. Si lavori per il bene comune”. Anche sull’effettiva possibilità di realizzare due nuove strutture sanitarie, in città, negli ultimi giorni non sono mancate le visioni discordanti, anzitutto rispetto a diverse versioni di un documento della Regione, che ha alimentato le ennesime polemiche.
