Gela. Sulla programmazione e sui finanziamenti intercettati dall’amministrazione comunale e dal settore sviluppo economico, il vicesindaco Terenziano Di Stefano non accetta attacchi preconcetti, solo per ragioni di natura politica. Non condivide per nulla l’analisi condotta dal coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Salvatore Scuvera, che ieri ha sintetizzato le debolezze amministrative della giunta Greco, parlando anche di “assenza di programmazione”. “La sensazione forte, che si registra da un pò di tempo a questa parte, è che non appena il lasso di tempo per un’uscita pubblica, sensazionalistica, si dilata, allora si è subito pronti a riempire il vuoto provando a tornare sulla scena politica e denunciando l’assenza di programmazione. Così, ha fatto Fratelli d’Italia ritenendo che manchi una programmazione e spiegandone le ragioni. Sia bene inteso, non contesto la dichiarazione in sé né la decisione legittima di dire la propria sul tema della programmazione – spiega Di Stefano – faccio rilevare però che se si solleva il tema allora si deve conoscere qualcosa della programmazione. Fratelli d’Italia, nella persona del suo coordinatore cittadino, ha sì costruito l’attacco ma non ha avuto cura di fare i conti con ciò che il settore dello sviluppo economico ha ottenuto proprio sul tema della programmazione e proprio nel bel mezzo dell’emergenza della pandemia. Questa non vuole essere una lista esplicativa, ma è un modo per rassicurare Fratelli d’Italia, partito evidentemente interessato al tema ma poco ai risultati raggiunti in città e questo, purtroppo, fa parte del gioco. Sperando che quello che abbiamo ottenuto possa dare un’idea di ciò che fino ad ora si è fatto, con l’invito rivolto anche a Fratelli d’Italia, a voler dare il proprio contributo sul tema dato, l’interessamento manifestato”. L’assessore, che sta coordinando il settore, insieme ai tecnici, fa un breve excursus dei finanziamenti, già riconosciuti, a livello regionale e ministeriale. “Deriva proprio dalla programmazione, ad esempio, l’aver messo in cassaforte due decreti di finanziamento, da trenta milioni di euro, nell’ambito del programma “Qualità dell’abitare”, come linea di finanziamento derivante dal Pnrr. Così come, dalla stessa matrice di programmazione, deriva – dice – il decreto di finanziamento da 500 mila euro, per la transizione ecologica, e che servirà alla riqualificazione del giardino dell’Acropoli. Per non dire, poi, dello sblocco del progetto Argo-Cassiopea di Eni, per un ammontare di 800 milioni di euro. Sembrava fosse un bandolo della matassa impossibile da sbrogliare, specialmente in piena pandemia. E poi, certamente, c’è “Agenda Urbana” con progetti tutti finanziati e per i quali, fin da subito, si è lavorato senza sosta per non perdere un solo centesimo”.
Scuvera, tra le poche note “liete”, ha citato proprio “Agenda Urbana”, anche se il vicesindaco dissente da quanto precisato dal coordinatore cittadino di FdI. “Di quei progetti, il coordinatore ha inteso specificare che si trattava di progetti di precedenti amministrazioni. Comprendo la specificazione, fatta più per non riconoscere merito che non per dovere di chiarezza, ma è errata. È vero che la precedente amministrazione – conclude Di Stefano – è stata lungimirante nell’aprire un varco con questa linea di finanziamento e io non l’ho mai negato. Il coordinatore, prima di parlare di programmazione, avrebbe ben potuto informarsi. Avrebbe certamente appreso che tutti i tredici progetti oggi coperti da finanziamento, sono stati prima assegnati e nel frattempo seguiti da questa amministrazione, alla quale, non volendolo fare, il coordinatore di Fratelli d’Italia ha indirettamente riconosciuto capacità di programmare”.