Gela. Il prossimo futuro del sito di conferimento di Timpazzo deve ancora essere delineato, dopo mesi di emergenza che hanno fatto arrivare in discarica i rifiuti dei Comuni dell’isola, più in difficoltà sul piano dello smaltimento. Ci sono state polemiche e accuse reciproche, che hanno messo in discussione anche la guida della Srr4. Nelle scorse ore, i tecnici del dipartimento regionale acqua e rifiuti, attraverso gli uffici del servizio V, hanno disposto che anche la frazione indifferenziata del Comune di Resuttano potrà essere smaltita nel sistema di Timpazzo. Si tratta di tre tonnellate a settimana. Un provvedimento, attraverso il quale i funzionari palermitani hanno anche fatto una sorta di punto della situazione. La tabella, allegata all’autorizzazione, indica che allo stato sono trentotto i Comuni che conferiscono la frazione indifferenziata a Timpazzo, attraverso il Tmb. Sono tutti centri che rientrano nelle Srr Caltanissetta sud e Caltanissetta nord, ma anche nella Srr Catania provincia Sud. Resuttano era l’unico Comune della Srr Caltanissetta nord che ancora non conferiva l’indifferenziato a Timpazzo. Sono stati proprio i funzionati della Srr del nord della provincia a richiedere il “lasciapassare”, che è stato concesso dalla Regione. Il sito locale, che sulla carta dovrebbe servire solo a copertura dei Comuni della Srr4 (del sud della provincia), continua invece ad essere una delle poche piattaforme attive, in tutta l’isola, così da concentrare quantitativi consistenti. I trentotto Comuni conferiscono, in totale, circa duecento tonnellate al giorno.
Le quote maggiori sono quelle di Gela, che fa parte della Srr4 (per il sud della provincia), con circa 40 tonnellate al giorno di frazione indifferenziata. Stesso quantitativo per il Comune di Caltanissetta e poi ci sono 14 tonnellate di Niscemi, l3 di Caltagirone e 10 di Piazza Armerina. L’atto rilasciato dal dipartimento regionale ha efficacia da subito e fino ad nuovo provvedimento. I vertici della società “Impianti Srr”, che gestisce il sito di Timpazzo, hanno già trasmesso alla Regione il progetto per interventi migliorativi del Tmb. In base alla documentazione, toccheranno il sistema di raffinazione, per ottimizzare il ciclo dei prodotti “end of waste”, nell’ottica di una produzione di Fos (per il ricoprimento della discarica) e di Css (per il recupero energetico di combustibili secondari da immettere nel mercato). Gli uffici regionali dovranno esprimersi, dopo la valutazione degli atti trasmessi.