Gela. Per gli investigatori, ha violato l’obbligo di dimora, che gli era stato imposto a seguito dell’inchiesta “Smart”. Per il ventinovenne Rocco Grillo, è stato disposto un aggravamento della misura, con gli arresti domiciliari. La difesa del giovane, sostenuta dall’avvocato Davide Limoncello, si è però rivolta ai giudici del riesame. Secondo il legale, non ci sarebbero gli estremi, per giustificare l’aggravamento. Grillo, per i fatti dell’inchiesta antidroga “Smart”, è stato condannato sia in primo che in secondo grado. Al riesame, la difesa ha spiegato che le forze dell’ordine, durante i controlli, non l’avrebbero trovato nella sua abitazione, semplicemente perché aveva cambiato domicilio, spostandosi in un altro piano dello stabile, dove continua a vivere.
Uno spostamento che pare abbia reso vani i controlli delle forze dell’ordine, che hanno segnalato la sua assenza, facendo scattare la misura più grave. La difesa ha chiesto la revoca e i giudici del riesame si sono riservati di decidere.