“Asp in una realtà parallela”, Cgil: “Gela mortificata con la chiusura dell’intensiva”

 
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Gela. Troppi “faremo” o “ci impegneremo” e quasi nessun risultato concreto. Per i vertici sindacali della Cgil, la riunione di ieri convocata da Asp, per valutare l’attuale situazione dell’emergenza sanitaria, è servita a ben poco. Il segretario confederale Rosanna Moncada e quello di categoria Angelo Polizzi parlano di un confronto, quasi collocato in una “realtà parallela”. “Siparietto tipico dell’azione della direzione dell’ Asp di Caltanissetta. La scelta tecnica di trasferire i pazienti dalla rianimazione Covid di Gela a quella di Caltanissetta, vista la situazione determinatasi, non ci convince e non trova la nostra condivisione. Cosa l’ha prodotta? La direzione generale è realmente esente da responsabilità? Questa è la domanda alla quale, come rappresentanti dei lavoratori e come cittadini, pretendiamo una risposta. Il Servizio sanitario nazionale paga una situazione difficile, dovuta ai continui tagli alla sanità, ma la nostra provincia ne esce ancora più penalizzata, perché, lo abbiamo già scritto e lo ribadiamo con forza – dicono i sindacalisti Cgil – in questa azienda ci sono tra le peggiori condizioni di lavoro della Regione. Pertanto, chi ci lavora, se può, fugge e cerca gratificazioni in altre aziende. Chi può scegliere preferisce non venirci a lavorare”.

Per la Cgil, manca programmazione. “Tutti coloro che rivestono cariche istituzionali e non, sembrano avere la soluzione ad hoc per il proprio territorio. Reclutamento del personale con fantasiose procedure, click day, convenzioni con istituzioni straniere e bandi atipici. Nessuno, però, propone una reale programmazione, anzi il direttore generale continua a replicare e a sostenere la non veridicità delle nostre affermazioni. Nel frattempo un territorio come quello servito dall’ ospedale “Vittorio Emanuele” deve subire l’ennesima mortificazione”, aggiungono. Non a caso, i sindacalisti della Cgil citano anche la manifestazione cittadina, indetta dal comitato “Sos Vittorio Emanuele”. “Una sensazione emerge prepotente e vuole essere un atto di accusa. La riunione di ieri si è tenuta in una realtà parallela o virtuale – concludono – dove tutte le cose denunciate da tempo dalle varie organizzazioni sindacali ed emerse in questi giorni, portando al nascere di comitati spontanei dei cittadini che organizzano sit in di protesta, non sembrano reali”.

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