Gela. Una contesa civilistica è ancora in corso, ma la vicenda di due ex lavoratori della “Sicilsaldo” era arrivata anche davanti al giudice penale. I due erano accusati di truffa, per aver richiesto e ottenuto somme di denaro, per circa 170 mila euro, per l’accusa non dovutegli. Contestazioni che, però, sono cadute, al termine del giudizio. Il giudice Eva Nicastro ha assolto gli imputati. A conclusione della sua requisitoria, il pm Gesualda Perspicace ha ritenuto provate le contestazioni, chiedendo la condanna ad un anno di reclusione, ciascuno. Per la condanna ha concluso anche il legale dell’azienda, l’avvocato Giusi Troni. Le difese, sostenute dagli avvocati Rosario Lumia e Simone Damante, hanno invece dimostrato l’assenza di presupposti di reato, da valutare in sede penale.
I legali hanno continuato a sostenere che la contesa tra i lavoratori e l’azienda ha esclusivamente carattere civilistico, anche rispetto al calcolo delle somme spettanti. Secondo questa linea, non c’è mai stata una condotta fraudolenta degli imputati, per avere somme non previste. Gli stessi lavoratori si sono sempre difesi. Il giudice ha concluso per l’assoluzione.