Gela. Si svolgeranno forse sabato i funerali di Peppe e Nele Alabiso, scomparsi tragicamente dopo lo schianto dello Storm 300 nelle acque di Stromboli.
I corpi di padre e figlio sono ancora nell’obitorio dell’ospedale Papardo di Messina, in attesa dell’esame autoptico, in programma domani. Solo dopo l’accertamento medico-legale le salme dei due Alabiso potranno fare ritorno a Gela. I familiari non hanno neanche potuto vederli. Da Lipari i due corpi sono stati subito trasferiti in ospedale. I funerali saranno celebrati in Chiesa Madre. Potrebbe essere monsignor Grazio Alabiso, zio di Peppe, a celebrarli. Per l’ultimo saluto si prevede una folla immensa. Peppe e Nele erano amatissimi. Il primo, dentista con la passione per il calcio e i motori, era apprezzato perché sapeva farsi amare. Era affettuoso e guascone, amante del rischio. Non amava perdere. Emanuele ne aveva ereditato la voglia di vivere al cento per cento. Con amici ed ex compagni di scuola aveva instaurato un linguaggio in codice. Si riconoscevano con “Cidati” (fidati). Era buono, super ottimista e tifosissimo del Gela calcio. E quando era in città gli amici della Boscaglia lo aspettavano in curva.
Sui social li ricordano entrambi con frasi struggenti, carichi di commozione vera. Verranno anche da tante altre città ex giocatori e allenatori della Juventina per salutare il dentista-volante, che magari dal cielo starà sorridendo beffardo…
aggiornamento ore 17. L’autopsia è stata spostata a venerdì mattina. DI conseguenza slittano anche i funerali a sabato o domenica mattina.