Gela. Nessuna falsa testimonianza.
Fu trovato con la droga insieme ad un complice. E’ stato assolto un giovane che era finito a processo davanti al giudice Manuela Matta perché accusato di aver dichiarato il falso in aula con l’obiettivo di coprire un suo presunto complice. L’imputato, difeso dall’avvocato Francesco Enia, era stato arrestato in passato con l’accusa di spaccio di droga. Dopo aver patteggiato, venne chiamato a testimoniare nel processo intanto avviato contro il presunto complice. Stando alla sua versione, non si sarebbe trattato di spaccio ma solo di consumo personale. Le dichiarazioni rese in aula vennero ritenuto false e così scattò un altro procedimento a suo carico. Davanti al giudice Matta, però, l’avvocato Enia, difensore dell’imputato, è riuscito a dimostrare che non ci fu falsa testimonianza. Il giovane, che intanto aveva già patteggiato, non avrebbe potuto testimoniare su fatti, peraltro, che lo avevano coinvolto personalmente. Una linea, alla fine, accolta dal giudice che ha assolto il giovane.