Gela. Le conclusioni politiche non cambiano. I dem, anche al termine della direzione, convocata dal segretario cittadino Guido Siragusa, esprimono tutto il loro dissenso sull’attuale gestione del sistema della sanità locale. Dal presidente della Regione, Nello Musumeci, e fino all’amministrazione comunale, nessuno è esente da pesanti pecche. I dirigenti locali del partito si schierano con i medici e gli operatori, sempre in prima fila, anche in questi due anni di pandemia. “Ancora una volta ci troviamo a ribadire che in questi cinque anni il “Vittorio Emanuele” ha fatto passi indietro evidenti e da tutti i punti di vista. Aderiamo ad ogni forma di protesta tesa a rappresentare le esigenze e le istanze del territorio, anzitutto per il rispetto del diritto alla salute di tutti i cittadini. Evidenti sono le responsabilità dell’assessorato regionale alla sanità e del presidente Musumeci – dicono i dem – ma altrettanto evidenti sono le responsabilità dell’Asp e la palese assenza e connivenza dell’amministrazione comunale. Chiediamo la salvaguardia di tutti i dipendenti e la stabilizzazione dei precari Covid, che stanno facendo un lavoro straordinario”. Non si soffermano troppo sulle polemiche, montate anche in relazione al loro ruolo politico e anzi richiamano all’unità, almeno sul tema della sanità cittadina. “Non ci lasceremo trascinare da polemiche sterili dei mestieranti del nulla. Chiediamo invece un atto di unità a tutte le forze politiche, associative e sindacali, con le quali abbiamo avviato già una interlocuzione. Restiamo fermamente convinti – fanno sapere dalla direzione del partito – che bisogna difendere la nostra struttura ospedaliera, soprattutto quando vengono assunte decisioni scellerate come la repentina chiusura della terapia intensiva, fatta con l’aiuto delle tenebre e nel disprezzo più assoluto della città”. Il partito locale, come è stato confermato nel corso della riunione della direzione, ha già attivato tutti i canali politici di riferimento, soprattutto all’Ars.
“Condividiamo le azioni ispettive e di proposta portate avanti dall’onorevole Giuseppe Arancio, in commissione sanità all’Ars, e di tutto il partito regionale e chiediamo che qualsiasi interlocuzione con il manager Asp avvenga con la precisa precondizione della riapertura dell’unità di terapia intensiva. L’emergenza sanitaria della città – aggiungono – è anche un’emergenza regionale e per questo abbiamo già segnalato, a tutte le istituzioni, il malessere dei gelesi. Ribadiamo con forza che la città e il suo territorio meriterebbero più attenzione e una politica sanitaria incentrata sull’efficienza e sulla capacità di soddisfare le esigenze dei cittadini, cosa che purtroppo è sistematicamente disattesa, con palesi responsabilità politiche”. Il documento rilasciato dalla direzione cittadina del partito sintetizza quelle che sono state le posizioni che i dem locali, anche con la ripresa massiccia del contagio Covid, hanno più volte sostenuto, ritenendo che sia in atto un processo, soprattutto di ispirazione politica, volto a depotenziare ancora di più il sistema sanitario di una città, pesantemente toccata dalla pandemia ma che risente anche dell’ombra di patologie, che nel tempo hanno segnato migliaia di famiglie.