Operai faccia a faccia con il prefetto: Valente, “i sindacati hanno sbagliato”

 
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Gela. “Non potete pensare che contestando il consiglio comunale potrete riavere il lavoro”. Il prefetto di Caltanissetta Carmine Valente ha incontrato, proprio in aula consiliare, i tanti lavoratori dell’indotto da giorni in protesta.

“Purtroppo – ha proseguito Valente – è stato commesso un errore strategico dai sindacati nazionali. Si doveva prima attendere la dichiarazione dello stato di crisi complessa e, poi, firmare l’intesa complessiva. I prossimi mesi saranno molto difficili”. Valente, in ogni caso, ha già annunciato la possibilità concreta di una proroga da cinquantadue settimane della cassa integrazione per gli operai Smim e Elettroclima.
Una soluzione decisa a seguito dell’avvio delle procedure di cessione del ramo d’azienda da parte dei titolari di entrambe le aziende.
“Il grosso dei lavori per l’indotto – ha proseguito – dovrebbe partire tra giugno e luglio. Gli ammortizzatori sociali, al momento, sono l’unica soluzione”. Diversi operai, da quelli Smim a quelli Elettroclima passando per i dipendenti di Riva e Mariani, si sono confrontati con il prefetto e non è mancata la tensione.
“Hanno sistemato i dipendenti del diretto Eni – hanno ribadito – e noi siamo in balia degli eventi”. Il gruppo di operai presenti in aula aveva, almeno all’inizio, deciso di abbandonare l’incontro dopo pochi minuti.
“Sono solo parole sia quelle del prefetto sia quelle del sindaco – hanno contestato – intanto, in fabbrica entrano gli operai scelti tramite agenzie interinali”. L’incontro con il prefetto nisseno, comunque, non ha certo contributi a placare gli animi. Non erano presenti, invece, le delegazioni sindacali.
Tra le indicazioni fornite, anche la possibile ipotesi che Eni finanzi lavori per conto dell’ente comunale utilizzando lavoratori dell’indotto. Al momento, però, si rimane sul campo delle proposte di massima.

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