Operaio gravemente ferito, condanna per due imprenditori: lavoratore va risarcito

 
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Immagini di repertorio

Gela. Furono gravi le conseguenze riportate da un ex dipendente di una delle aziende del gruppo imprenditoriale Brigadieci. Rimase ferito, compromettendo anche la milza, dopo che un’asta di ferro rischiò di trapassarlo. Per quei fatti, il giudice Martina Scuderoni, al termine del dibattimento, ha disposto la condanna per gli imprenditori Claudio Brigadieci e Orazio Brigadieci, a tre mesi di reclusione. Sono state riconosciute le attenuanti generiche. L’incidente si verificò in un’area della struttura utilizzata per realizzare macchine da gioco. Il pm Gesualda Perspicace ha concluso chiedendo la condanna. In base alle contestazioni emerse, i titolari non avrebbero attuato le necessarie misure di sicurezza e prevenzione, per evitare che il lavoratore potesse trovarsi in situazioni di rischio. Il rapporto con l’operaio venne poi interrotto. Il lavoratore rimasto ferito si è costituito parte civile, rappresentato dall’avvocato Dionisio Nastasi. Il legale ha confermato le conseguenze riportate dall’ex dipendente e i rischi che erano presenti nell’area dell’infortunio. L’incidente, da quanto spiegato, incise considerevolmente sulle condizioni del ferito. Secondo queste conclusioni, non ci sarebbero state le necessarie misure, così come indicate dalle norme in materia.

Conclusioni contestate, invece, dalla difesa degli imprenditori, rappresentata dall’avvocato Liliana Bellardita. Il legale si è opposto alla richiesta di condanna, ritenendo che anche l’istruttoria dibattimentale abbia fatto emergere una condotta del lavoratore, non conforme alle direttive poste dai proprietari. Al lavoratore, il giudice ha riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni, da definire in sede civile, e una provvisionale, da cinquantamila euro, proprio per le conseguenze riportate.

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