Gela. Cosa sta accadendo nel Movimento 5 stelle? “Confermo tutto…”. Di certo, soprattutto all’indomani della presa di posizione in aula del grillino Angelo Amato, sembra trasparire una certa confusione, perlomeno nei rapporti tra consiglieri e giunta. Amato ha chiesto apertamente, alla presenza degli assessori Francesco Salinitro e Fabrizio Morello, di rimuovere tutti quegli esponenti della giunta “che non sono grillini”. “State distruggendo il sogno del Movimento 5 stelle”, ha aggiunto durante l’intervento. Il riferimento al vice sindaco Simone Siciliano, seppur mai nominato, è piuttosto chiaro. “Confermo quello che ho detto in aula – dice lo stesso Amato – chiarimenti? Non mi ha contattato nessuno”.
“L’intervento di Amato non è la posizione di tutto il gruppo”. Quella che, almeno nei concitati minuti vissuti in aula consiliare, sembrava una posizione unanime del gruppo dei 5 stelle, ovvero “via i non grillini!”, sta invece diventando causa di ulteriori prese di distanza. In casa grillina, qualcosa non va. “Quello di Amato – spiega la capogruppo Sara Cavallo – è da considerare un intervento a titolo personale. Io e il consigliere Vincenzo Giudice non condividiamo la sua posizione. A questo punto, credo sia necessario un incontro per chiarire meglio. Dobbiamo valutare non solo i rapporti tra noi consiglieri ma anche quelli con la giunta”.
“Non era l’aula del consiglio…era un teatro!”. Decisamente contrariato, inoltre, è parso l’assessore Fabrizio Morello, contestato in aula dai ventotto operai fuoriusciti dal gruppo Tekra, presenti durante la seduta di question time di martedì nel tentativo di ottenere chiarezza sul loro futuro occupazionale. “Mi spiace dirlo – ammette – ma l’aula e la protesta legittima dei lavoratori ex Tekra sono state strumentalizzate. Non era un’aula di consiglio comunale ma un teatro. Non ho avuto neanche la possibilità di parlare. Eravamo in consiglio comunale per rispondere su temi importanti, invece non se n’è affrontato neanche uno. Le accuse di Angelo Amato? Credo si tratti del normale sfogo di un giovane consigliere comunale. Non sono io a decidere se debba esserci un confronto con i consiglieri. Sono decisioni che spettano al sindaco”. I 5 stelle, intanto, viaggiano su dimensioni diametralmente diverse.