Gela. L’incendio all’impianto Ecofining di raffineria ha fatto partire un’indagine, condotta dai pm della procura. L’area è stata sequestrata per effettuare tutte le verifiche. Gli esponenti del Wwf centro-Sicilia hanno presentato un esposto, a più enti e organi competenti. Chiedono di accertare le cause ed eventuali impatti ambientali. L’azienda ha escluso conseguenze, anche sul fronte ambientale. E’ stato precisato che tutte le misure di sicurezza sono scattate. “Avviare un’urgente indagine per accertare i fatti e le responsabilità di quanto accaduto, adottando tutti i provvedimenti conseguenti; in particolare, oltre all’accertamento dell’avvenuto rispetto delle norme, disposizioni tecniche e di sicurezza e dei Piani di emergenza prescritti, si chiede di espletare le più opportune attività di verifica dei dati dei Sistemi di Monitoraggio delle Emissioni (SME) e di effettuare appositi e specifici accertamenti tecnici, analisi e prove laboratoriali, procedendo all’applicazione del D.Lgs.152/2006 in ordine a possibili rischi di inquinamento e contaminazione”. Nell’esposto, inviato ad Arpa, al dipartimento regionale dell’ambiente, al dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, al dipartimento delle attività produttive, al dipartimento regionale della protezione civile, all’Asp, al Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, alla Guardia Costiera di Gela e al Comune di Gela.
Il Wwf Sicilia-Centrale ricorda che “il sito di Gela ricade tra le Aree ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA) e costituisce Sito di Interesse Nazionale (SIN) sul quale si applica il Piano di Risanamento dell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale di Gela; per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, il Piano Regionale per la Tutela della qualità dell’Aria classifica il Comune di Gela tra quelli ricompresi nella Zona IT1914 “Aree Industriali. Per tali aree a rischio, l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente ha emanato i Piani di Azione per il risanamento della qualità dell’aria e le indicazioni per la realizzazione di una rete di rilevamento della qualità dell’aria e per il monitoraggio e la caratterizzazione delle molestie olfattive”. Qualora dovessero emergere violazioni, nell’esposto si richiede di informare la procura. L’esposto è stato inoltrato anche alla prefettura di Caltanissetta. Eni, negli scorsi giorni, ha già fatto sapere di essere pronta a collaborare con le autorità, affinché possa riprendere il ciclo produttivo dei biocarburanti.