Gela. “L’assessore Gnoffo ha l’obbligo morale di dimettersi perché non ha fatto nulla per i disabili”. A parlare è Paolo Capici, responsabile dell’associazione H da sempre impegnato per tutelare i diritti dei diversamente abili, in una città non di certo esempio per servizi e abbattimento delle barriere architettoniche. Capici è un fiume in piena quando parla di una serie di servizi annunciati e mai realizzati, come un tavolo tecnico, l’adeguamento dell’ufficio Servizi sociali ancora non accessibile ai disabili in carrozzina, lo sportello Pua, a suo dire, privo di privacy, o il servizio Asacom all’anno zero. “Doveva fare un tavolo tecnico, che si può organizzare in un’ora e non l’ha fatto – accusa Capici – avevano realizzato uno sportello dove entravano e uscivano i cittadini senza rispetto della privacy. Non ha saputo dare risposte a tutte le istanze, tra centro diurno e Asacom”. L’avvocato Paolo Capici tira in ballo anche i vertici forzisti nel territorio, come l’onorevole Michele Mancuso ed Enzo Pepe, definendoli “i padrini” dell’assessore Nadia Gnoffo, senza dimenticare i troppi disservizi che ridimensionerebbero l’azione dell’ospedale “Vittorio Emanuele”, diretto da Luciano Fiorella. ”Mancuso e Pepe fanno male a difendere un assessore incapace dal punto di vista del ruolo politico. Pensasse Mancuso a difendere la sanità gelese visto che ha contribuito a distruggere un ospedale facendolo diventare un poliambulatorio”, accusa.
L’avvocato Capici va oltre l’azione politica dei forzisti, toccando anche il sindaco “arcobaleno” Lucio Greco, responsabile della sanità pubblica in città e accusato di avere solo annunciato il servizio di trasporto urbano per disabili, con tanto di conferenza stampa su uno dei tanti mezzi obsoleti dell’Ast, troppo grandi e poco rispettosi dell’ambiente. “Il sindaco dopo avere promesso un servizio pubblico di trasporto per i disabili, non ha dato seguito. Siamo fermi al palo per colpa dell’assenza di un funzionario. Mi chiedo se nel 2022 l’assenza di un funzionario possa coincidere con il blocco di un servizio pubblico. Credo sia arrivato il momento di considerare l’ipotesi delle dimissioni”, dice ancora. L’assessore Nadia Gnoffo, al momento impossibilitata per problemi personali, ha assicurato una sua replica dettagliata alle accuse mosse dall’avvocato Paolo Capici. Rimaniamo in attesa.