Gela. L’aveva chiesto il presidente della regione Rosario Crocetta, al termine del vertice di giovedì a Palazzo d’Orleans sul caso Eni. 95 opere da finanziare. Così, la giunta comunale, attraverso il sindaco Domenico Messinese e il vice Simone Siciliano, ha fatto pervenire a Palermo l’elenco degli interventi da finanziare per il tramite del Patto per la Sicilia. In sostanza, fondi del governo per le aree più in difficoltà. In totale, sono novantacinque anche se, al momento, non sono stati resi pubblici. “Tra i numerosi interventi segnalati – dice Messinese – risaltano soprattutto opere prioritarie che possano far fronte al dissesto idrogeologico e alle carenze infrastrutturali relative al ciclo integrato delle acque, con particolare risalto al collettore fognario e alla viabilità, con uno sguardo alle aree periferiche della città, fra tutte contrada Manfria”. Di un “parco progetti in grado di far rialzare la testa alle maestranze locali” parla, invece, proprio il vice sindaco Siciliano. Non è chiaro, però, quali siano le novantacinque opere inserite nella lista. Adesso, dovrebbe essere Crocetta a proporlo direttamente al governo nazionale.
