Gela. Mentre in città il contagio galoppa e il numero dei positivi si avvicina a quota 4mila, Asp e Istituzioni stanno cercando di risolvere la questione rientro a scuola. Al momento la linea è quella di attendere l’evolversi della situazione del contagio, in città e nel resto dell’isola, anche se, come confermato dallo stesso sindaco Lucio Greco, l’orientamento al momento dovrebbe essere quello dell’attivazione della DAD almeno per le scuole della città, dichiarata zona arancione per l’emergenza Covid.
Proprio sabato, il primo cittadino aveva comunicato l’intenzione di firmare l’ordinanza per l’attivazione della didattica a distanza nelle scuole, ma il provvedimento è stato anticipato dal presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha ufficializzato per tutta la Sicilia la riapertura degli istituti il 13 gennaio, in modo da verificare gli aspetti organizzativi necessari per far fronte all’esponenziale aumento dei contagi da Covid.
Mercoledì è prevista un’altra riunione della task force regionale, alla presenza degli assessori regionali alla salute Ruggero Razza e all’istruzione Roberto Lagalla, per confermare il rientro in classe o allungare ulteriormente il periodo di chiusura, modificando quindi ulteriormente il calendario scolastico 2021-2022, sempre nel rispetto del numero minimo di giornate.
La line sembra essere di un possibile rientro in Dad, ipotesi suffragata dal fatto che al momento non sarebbe previsto alcuno screening per la popolazione scolastica, come conferma il Direttore Generale dell’Asp Alessandro Caltagirone.
Molto più probabile invece che nella riunione di mercoledì, considerata l’alta incidenza dei contagi in città, sarà l’Asp stessa a chiedere l’attivazione della didattica a distanza.
Nel frattempo l’Assessore all’istruzione Nadia Gnoffo chiederà uno screening specifico per gli alunni con disabilità e per i loro insegnanti di sostegno, considerato che, anche con la dad, queste categorie possono comunque usufruire delle lezioni in presenza.
