Gela. E’ partita da oggi la stretta sulla certificazione verde rafforzata. Le nuove misure annunciate dal governo Draghi lo scorso 24 dicembre prevedono l’estensione delle categorie commerciali cui sarà possibile accedere solo in possesso del tanto dibattuto Super Green Pass, ottenibile mediante vaccinazione o guarigione da Covid e non più grazie al solo tampone con esito negativo.
Se fino a ieri era possibile usufruire dei servizi all’aperto senza esibire nessun certificato, da oggi diventa obbligatorio sia all’interno che all’esterno per le consumazioni presso bar e ristoranti, ma anche per piscine, centri benessere, strutture sportive in genere e tutti i mezzi di trasporto, esclusi i viaggi internazionali.
Alcune categorie si sentono penalizzate rispetto ad altre, il green pass a molti utenti non piace e il numero dei clienti è in forte calo, con la conseguenza di aggravare una già difficile situazione, come sta accadendo anche in città.
Il super Green Pass diventerà obbligatorio da giorno 20 gennaio anche per andare dal parrucchiere e dall’estetista, mentre dal primo febbraio sarà necessario per accedere ai pubblici uffici. Cosa si potrà fare senza il vaccino o la guarigione da Covid? Lo stretto indispensabile: supermercati e farmacie ad esempio non sono contemplati dall’obbligo mentre le chiese restano escluse da ogni provvedimento.
Il rispetto delle norme sarà oggetto di accurati controlli, solo nella scorsa settimana sono state tremila le persone controllate dalle forze dell’ordine e 486 le attività commerciali, 2 sanzioni elevate per mancato possesso di green pass e 6 multe per il mancato uso della mascherina.
Nelle aree cittadine individuate dal piano prefettizio è stato attivato un rafforzamento dell’azione di controllo da parte di vigilanza e forze dell’ordine.
Ma ancora non capite?