Gela. Il governo regionale non si è ancora espresso sul futuro più immediato della discarica Timpazzo, che ancora oggi, dopo mesi, continua a ricevere conferimenti ulteriori, per un’emergenza che sembra non trovare soluzione. Il timore, espresso anche dalla Srr4, è che il sito possa andare incontro ad una rapida saturazione, con conseguenze ancora più pesanti per tutti i Comuni dell’ambito. Più volte, il sindaco Lucio Greco si è espresso in questo senso, sostenendo la necessità di stoppare i conferimenti ulteriori. In questa fase, i vertici di “Impianti Srr”, la società che gestisce il sito, stanno effettuando una serie di attività, anche di verifica. E’ stata disposta la predisposizione di uno studio sui percorsi delle acque sotterranee delle vasche del sito di conferimento. La società “Impianti Srr” gestisce quella E, che è l’unica attiva. Le vasche dismesse, invece, sono in capo all’Ato Cl2 in liquidazione. Si tratterà di uno studio geologico e idrogeologico, che dovrebbe servire a monitorare i percorsi delle acque sotterranee. L’incarico è stato affidato ad un professionista palermitano.
Nelle scorse settimane, invece, è stato trasmesso alla Regione il progetto che prevede interventi migliorativi sul sistema di trattamento meccanico biologico. Tutte le carte sono arrivate all’assessorato territorio e ambiente per la valutazione preliminare Via. Per i progettisti e per l’amministratore della “Impianti” Giovanna Picone, si tratta di “un aggiornamento impiantistico”, senza una “variazione sostanziale del ciclo produttivo”. Gli interventi migliorativi, in base alla documentazione, toccheranno il sistema di raffinazione, per ottimizzare il ciclo dei prodotti “end of waste”, nell’ottica di una produzione di Fos (per il ricoprimento della discarica) e di Css (per il recupero energetico di combustibili secondari da immettere nel mercato). Gli uffici regionali dovranno esprimersi, dopo la valutazione degli atti trasmessi.