Gela. Il progetto privato d’ampliamento del cimitero Farello, presentato dal gruppo Russello, potrebbe diventare un caso di difficile soluzione per Palazzo di Città. Il progetto privato nel piano triennale. Un anno fa, al momento di votare il piano triennale delle opere pubbliche, il consiglio comunale decise lo stralcio del progetto privato dal resto dell’atto. Una decisione che fece scattare la risposta giudiziaria del gruppo interessato all’ampliamento. E’ attualmente pendente un ricorso davanti ai giudici amministrativi del Tar di Catania. I legali del gruppo chiedono l’annullamento della delibera di approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, passato in aula a dicembre dello scorso anno. Proprio i magistrati etnei, su richiesta dei legali degli imprenditori, hanno disposto, con due diversi provvedimenti, che i consiglieri si pronuncino nuovamente sul progetto. A giugno, l’ex amministrazione aveva risposto alle richieste dei magistrati, impegnandosi a “riproporre l’intervento di ampliamento del cimitero di Farello”. Fino ad ora, però, non c’è stato nessun pronunciamento da parte del civico consesso. Per questa ragione, i magistrati catanesi hanno deciso di nominare anche un commissario ad acta che, eventualmente, si sostituirà ai consiglieri qualora non dovesse arrivare una decisione entro il termine fissato. La questione dovrebbe ritornare davanti ai giudici del Tar di Catania a maggio del prossimo anno, in attesa che arrivi un verdetto sul piano d’ampliamento del cimitero Farello. La bocciatura giunta un anno fa dai consiglieri allora in carica, non venne vista di buon occhio dagli imprenditori interessati all’intervento su Farello che fecero addirittura recapitare una lettera aperta sui tavoli di Palazzo di Città. Nelle prossime settimane, inoltre, il nuovo piano triennale delle opere pubbliche dovrebbe essere portato in aula dall’assessore Nuccio Di Paola.
