Gela. Un rilancio della Ghelas che non c’è stato e la strada, individuata dal gruppo consiliare dem, è quella sostanzialmente di dire basta. Per i consiglieri comunali Gaetano Orlando e Alessandra Ascia, si dovrebbe pensare al passaggio definitivo dei lavoratori alle dipendenze del Comune, chiudendo l’esperienza della società in house. E’ quello che proporranno oggi in aula consiliare, nel corso del dibattito sul nuovo contratto della municipalizzata. Una posizione che segue i dubbi espressi anche dalla maggioranza del sindaco Lucio Greco. “Dopo tre anni di inutili e dannosi tentativi, per trasformare la Ghelas in qualcosa di indefinito, oggi l’amministrazione certificata il fallimento di una gestione approssimativa e incentrata sulle fantasie o, forse meglio, sui capricci del momento. In tre anni, abbiamo ascoltato mille proclami, si è passati dalla possibile gestione dei rifiuti al tentativo maldestro di gestire la sosta a pagamento e i parcheggi, senza dimenticare gli annunci roboanti su miracolosi risanamenti economici ovviamente tutti a danno dei contribuenti. Non ci aspettavamo nulla di diverso da chi ha dimostrato negli anni di non conoscere a sufficienza le regole della pubblica amministrazione. La prova – dicono i consiglieri del Pd – sta proprio in quello che si è tentato di gestire come la sosta a pagamento, il risultato è sotto gli occhi di tutti, una resa incondizionata dell’amministrazione alla realtà, peccato che a rimetterci sono stati gli undici lavoratori dell’ex gestione privata e come ormai da copione i contribuenti. Che senso ha continuare a togliere risorse sulla spesa corrente, per alimentare una gestione che non funziona?”. I dem si dicono pronti anche ad un’iniziativa istituzionale con i loro riferimenti all’Ars.
“Al sindaco chiediamo di mobilitare i suoi consulenti o meglio i nostri, perché pagati da tutti noi, per cercare delle soluzioni che tengano conto del fatto che circa l’80 per cento dei lavoratori Ghelas sono impiegati nella quotidianità degli uffici comunali con un rapporto di subordinazione gerarchica consolidato negli anni e gli altri fanno manutenzione ordinaria. Continuare a spendere 3,6 o 4 milioni o probabilmente anche di più che senso ha. Forse, l’unico obiettivo che ha questa amministrazione sulla Ghelas, sta nella gestione del potere fine a sè stessa? Il gruppo consiliare del Pd è pronto ad interloquire con il gruppo parlamentare all’Assemblea regionale – aggiungono i dem – per trovare delle soluzioni che prevedano il transito dei lavoratori negli organici comunali, liberando risorse economiche utili per la città. Il tempo del tutto va bene è finito, dobbiamo trovare soluzioni durature che salvaguardino i lavoratori e la città”. Le prime frizioni tra il Pd e gli allora alleati di maggioranza sorsero proprio sulle scelte legate a Ghelas e il rapporto con l’amministratore non è mai stato facile.