Rifiuti, niente intesa e sindacati scrivono al prefetto: Picone, “servizio deve partire”

 
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I lavoratori del servizio rifiuti davanti al municipio di Butera

Gela. Le parti continuano ad essere sempre molto distanti. Il servizio rifiuti, gestito in house dalla società “Impianti Srr”, dovrebbe partire da gennaio, nei Comuni delle “Cinque terre” e a Niscemi. Anche questa mattina, in un incontro in sede di Centro per l’impiego, l’amministratore della società, l’ingegnere Giovanna Picone, ha confermato che si va avanti, per far partire le attività dal prossimo gennaio. Le attività dovrebbero prendere il via dal 10 gennaio. L’ingegnere e i responsabili della società vorrebbero chiudere con la firma dei contratti nei primi giorni di gennaio e i lavoratori, in questo fine anno, saranno convocati. “Le nostre proposte le abbiamo presentate – dice l’ingegnere Picone – abbiamo indicato la possibilità di un contratto a tempo indeterminato, con la società interinale, in attesa del bando pubblico per la selezione oppure l’assunzione a tempo determinato, per la durata dell’affidamento, con la “Impianti”, sempre in attesa della procedura di selezione. Noi cercheremo di valorizzare risorse che sono già sul territorio, proprio attraverso la selezione pubblica. Il Centro per l’impiego ha escluso il passaggio, da subito, a tempo indeterminato, perché la legge non lo permette. Ci siamo messi a disposizione per un tavolo di concertazione con i sindacati, per valutare i criteri del bando pubblico e la presenza di loro rappresentanze in commissione, per valutare le candidature. Non possiamo bloccare il servizio. Convocheremo i lavoratori e saranno loro a decidere se voler passare o meno. Se qualche incontro con i lavoratori si è fatto, senza la presenza dei sindacati, non è stato per scavalcarli, ma solo perché sono stati gli operai a chiederci chiarimenti e noi abbiamo rassicurato che non c’è alcuna volontà di non garantirgli il lavoro”. I sindacati, che hanno chiesto e ottenuto l’incontro, sono di tutt’altro avviso. Per le segreterie di Usb, Fit-Cisl, Filas, Ugl igiene ambientale e Snalv Confsal, non ci sono neanche le condizioni minime per arrivare ad un accordo. I vertici di “Impianti Srr” e della stessa Srr4 ritengono che si possa dare il via alla nuova gestione del servizio in house, attraverso assunzioni a tempo determinato del personale, che lascerebbe Tekra. La base giuridica pubblica della “Impianti Srr” non sembra contemplare altre soluzioni. I sindacati si schierano su un fronte del tutto opposto e considerano imprescindibili le assunzioni a tempo indeterminato, di tutto il personale. Non è l’unico punto di frizione, visto che la rappresentanza sindacale ha nuovamente posto tanti dubbi sulla fondatezza dell’affidamento in house. Già la segreteria Usb, che lo ha ribadito con il segretario Luca Faraci, ha spiegato che la Srr4 non sarebbe nelle condizioni giuridiche di affidare un servizio in house. Anzitutto, bisognerebbe passare dai Comuni, visto che la Srr4 non è un ente locale. La stessa “Impianti”, secondo la linea sindacale, ad oggi non avrebbe conseguito alcun affidamento formale del servizio e di conseguenza verrebbero a mancare i presupposti di base. Le segreterie sono tornate a chiedere la trasmissione degli atti di affidamento del servizio. Indicazioni che vengono sostenute anche dal segretario dell’Ugl igiene ambientale Orazio Caiola, a sua volta molto critico sulle scelte della società in house e dei vertici della Srr4. Alla riunione ha preso parte anche il presidente Srr, il sindaco di Butera Filippo Balbo.

“Quest’ultimo incontro purtroppo non ha chiarito alcunché, rimaniamo ancora in attesa della documentazione a soli otto giorni dall’ipotetica data di passaggio di cantiere programmata da “Impianti Srr”. Ad oggi – spiegano invece i responsabili sindacali Filas – non vediamo alcun presupposto per il passaggio. Aspettiamo che la “Impianti Srr” invii la documentazione o la carichi sul portale internet e solo dopo aver preso visione ed aver constatato il corretto espletamento delle procedure di gara, saremo pronti a ribadire, in un tavolo tecnico davanti a tutte le parti in causa, la richiesta di far transitare tutto il personale con contratto a tempo indeterminato e con il mantenimento dei livelli occupazionali”. Dal Centro per l’impiego è arrivato esito negativo, visto che non c’è nessun accordo tra le parti. Le organizzazioni sindacali hanno deciso di rivolgersi alla prefettura di Caltanissetta, nel tentativo di avere un incontro, entro fine anno.

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